Acabnews Bologna

“Sporco negro torna a casa tua”, e giù sprangate

Un musicista 36enne originario della Guinea è stato ferito, una ventina di giorni fa, a Pieve di Cento. L’aggressore, un anziano sui 70 anni, lo ha colpito dopo averlo investito con l’auto.

05 Novembre 2013 - 19:12

Schiaffi e poi due sprangate, al grido di “Sporco negro, torna a casa tua, brutto merdoso”. E’ la violenta aggressione subita a Pieve di Cento da Sourakhata Dioubate, 36 anni tra pochi giorni, musicista nato in Guinea e residente nel Comune bolognese da 13 anni.

L’episodio risale ad una ventina di giorni fa. In piena mattinata, il musicista stava rientrando a casa in bicicletta quando e’ stato investito da un’auto, che non si era fermata allo stop. Alla guida un anziano sui 70 anni che, dopo l’urto, ha cominciato con gli insulti e poi, visto che Dioubate intendeva aspettare l’arrivo della Polizia municipale, sono partiti gli schiaffi ed infine le sprangate in direzione della testa: l’uomo ha utilizzato un bastone in metallo con l’impugnatura in legno, lungo quasi mezzo metro, che teneva in auto. Tutto si e’ svolto davanti ad una gelateria e diverse persone hanno assistito alla scena, ma nessuno e’ intervenuto se non dopo le sprangate. L’anziano a quel punto e’ ripartito in auto, quasi investendo di nuovo Dioubate, ma nel frattempo e’ stato identificato e riconosciuto in fotografia. Ci sono diversi testimoni pronti a confermare il racconto del musicista, che ha denunciato l’aggressione ai Carabinieri.

Sposato con una pedagogista italiana e padre di due bambini, Dioubate e’ musicista di professione e direttore, tra le altre attività, del festival “Mama Africa” di Pontremoli. La sua specialita’ sono le percussioni ma, per quattro o cinque mesi, non potra’ suonare: i colpi subiti nell’aggressione gli hanno provocato una frattura alla mano, con prognosi di 25 giorni. Per due settimane il musicista è rimasto chiuso in casa: “Non volevo uscire e passare davanti a quel bar”, racconta, ma oggi “non ho paura, perchè so di vita ce n’e’ una, non due”.

Per quanto riguarda il suo aggressore, “non l’avevo mai conosciuto ne’ visto”, spiega il musicista. Secondo la querela presentata, l’aggressore dovra’ rispondere delle accuse di lesioni colpose (per l’investimento), lesioni volontarie gravi (per le sprangate), percosse (per gli schiaffi), tentate lesioni gravi (per il successivo investimento scampato), minacce e ingiurie. Il tutto, mette in chiaro l’avvocato di Dioubate, aggravato dalle finalita’ di discriminazione razziale. L’episodio “nasce all’interno di una cultura che si stenta a credere possa ancora esistere”, aggiunge il legale, sottolineando che l’aggressione e’ avvenuta “con inaudita ferocia”.