Imponenti manifestazioni contro l’austerity e l’autoritarismo del governo Rajoy, altre manifestazioni previste domani. A Madrid in testa i lavoratori delle imprese di pulizia: dopo 12 giorni di sciopero hanno fatto rientrare centinaia di licenziamenti.
(dal sito di Radio Onda d’Urto)
In migliaia sono scesi oggi nelle strade di Madrid e di altre città spagnole per protestare contro il governo conservatore di Mariano Rajoy accusato di “attuare una politica autoritaria contro i cittadini” e di eccessiva austerità. La manifestazione principale si è svolta nella capitale dove un lungo corteo ha raggiunto Porta Alcalà dove sono è stato letto il “manifesto delle rivendicazioni”: difesa delle pensioni, della sanità pubblica, dell’istruzione. Su uno striscione era scritto: “Salvano le banche, chiudono gli ospedali”. Alla testa del corteo madrileno vi erano i lavoratori delle imprese di pulizia della capitale che, dopo uno sciopero di 12 giorni, hanno costretto le aziende a ritirare i licenziamenti di 1.236 dipendenti (su 6.000). La loro lotta – hanno tuonato i sindacalisti – è un esempio della nostra determinazione e deve essere di monito per i politici. In piazza con loro anche decine di associazioni e la piattaforma Marea Cittadina. Domani si replica con manifestazioni in Andalusia, Asturie e Catalogna.