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Sotto le finestre del Pd: “Jobs act, bella cagata”

Protesta dell’Usb contro i provvedimenti annunciati da Renzi: “I soldi continueranno ad affluire a imprenditori e banche. Il lavoro di cui parlano il Pd e il Pdl e’ solo quello precario”.

16 Gennaio 2014 - 19:11

Come annunciato nei giorni scorsi, oggi l’Usb ha portato la protesta contro il Jobs act di Matteo Renzi fin sotto le finestre del Pd, cioè davanti alla sede provinciale e regionale del partito in via Rivani. Esplicito lo striscione in dialetto confezionato dal sindacato di base: “Ci auguriamo che i funzionari del Pd rintanati nei loro uffici ne abbiano capito bene il significato”, dichiara l’Usb.

Il presidio di oggi è stato convocato per protestare contro “l’ennesimo inchino agli imprenditori generatori di lavoro e ricchezza; la rottamazione delle norme che regolano il lavoro e i diritti dei lavoratori (come se non ne avessero gia’ rottamate abbastanza); e addirittura la presenza dei sindacati nei consigli di amministrazione delle imprese (come se non bastasse la complicita’ fin qui dimostrata da tutte le organizzazioni sindacali confederali, a cominciare da Cgil, Cisl e Uil)”. I soldi “continueranno ad affluire a imprenditori e alle banche”, aggiunge l’Usb, il lavoro “di cui parlano il Pd e il Pdl e’ solo quello precario e il lavoratore diventa come un rasoio ‘usa e getta’, con i sindacati concertativi e complici che assumeranno sempre piu’ il ruolo di caporali nei confronti dei lavoratori, per mangiare gli avanzi della minestra dei padroni”. La prossima protesta dell’Usb sarà in Regione il prossimo 24 gennaio alle 17.