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Sotto la Trilogia si festeggia: “Love balle”

Festival col timbro del Comune sotto i palazzoni incompleti dell’ex Mercato, “una gloriosa storia decennale di fallimenti e corruzione tutta da amare”. Ieri, intanto, presidio di Rigenerazione no speculazione davanti al Cierrebi contro “l’ennesimo supemercato”.

28 Settembre 2018 - 14:47

Nel fine settimana va in scena la prima edizione del “Bolognina Festival-LoveBol fest”, che si svolge da oggi principalmente nel piazzale tra via Bassani e via Masina, nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, sottoi palazzoni incompleti della Trilogia Navile. Si tratta del lotto “H” del comparto, oggi inutilizzato ma ripulito giusto per l’occasione. L’iniziativa è stata lanciata dal progetto “I love Bolognina” e vede coinvolte diverse realtà, dall’Ascom all’amministrazione comunale. Interessante l’approccio dell’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini: “Continua il lavoro pere rendere il quartiere ulteriormente sicuro e presidiato, ma questo non significa solo militarizzare un luogo bensì tante cose, a partire da iniziative come questa”. Militarizzare sì, quindi, ma una festa ogni tanto perchè no… C’è comunque una più interessante presentazione del festival che circola per la Bolognina. La segnala l’Xm24. “Un’occasione unica nella magica cornice del palazzone abbandonato simbolo della fatiscenza economica e morale che colpisce tutti noi più duramente di un un pugno in un occhio. Una gloriosa storia decennale di fallimenti e corruzione tutta da amare, in compagnia di chi l’ha voluta e continua a credere che al peggio non c’è mai fine. Vi aspettiamo per fingere che tutto vada bene!”.

Restando in tema di avventure urbanistiche, ieri si è svolto l’annunciato presidio “davanti al Cierrebi per chiedere- spiega il comitato Rigenerazione no speculazione– che non si costruisca un altro supermercato destinato a fallire, un altro annunciato contenitore vuoto, solo per gli interessi immediati di proprietari e costruttori, e assurdamente al posto di una piscina e di campi da tennis pensati per ben altri usi, oggi finalmente pubblici. Chiediamo lungimiranza e attenzione all’interesse collettivo ai nostri amministratori, se non possiamo pretenderlo dagli imprenditori”.