Acabnews Bologna

Respinta l’istanza per la scarcerazione di Zaky

Resta in custodia cautelare lo studente iscritto all’Alma Mater arrestato una settimana fa al Cairo per incitamento alla protesta e altri reati. La campagna ‘Patrick libero’ chiede di portare avanti la mobilitazione “fino alla sua liberazione e perchè cadano tutte le accuse”.

15 Febbraio 2020 - 14:46

Il tribunale della procura di Mansoura, in Egitto, ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata in appello dai legali di Patrick Zaky, lo studente 27enne dell’Alma Mater arrestato a Il Cairo lo scorso 8 febbraio, di ritorno da Bologna. È accusato di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta, turbamento della stabilità delle istituzioni, e sta scontando 15 giorni di custodia cautelare, rinnovabili alla scadenza.

“Sebbene le accuse siano state inventate e la vera accusa a Patrick sia quella di difendere i diritti degli oppressi ed emarginati nel paese, la giuria di consulenza ha sostenuto la sua detenzione”, è il commento pubblicato sulla pagina social della campagna ‘Patrick libero’. Questo esito “non è stata una sorpresa. Da ieri, la solidarietà e il sostegno internazionale a Patrick è stato riferito come interferenza esterna negli affari interni egiziani dalle varie istituzioni media dello stato, descrivendo la sua campagna di sostegno come un movimento ‘sospetto'”. L’arresto “illegale e politico” di Patrick insieme alla volontà di “fabbricare accuse” sono una “violazione palese dei diritti umani”, scrivono ancora le/gli attiviste/i della campagna, confermando l’intenzione di portare avanti la mobilitazione “fino alla liberazione di Patrick” e perchè siano fatte “cadere tutte le accuse contro di lui”, chiedendo “a tutti gli studenti universitari di tutto il mondo di organizzare manifestazioni sulla detenzione illegale di Patrick” e alle organizzazioni per i diritti di “continuare la loro contestazione”.