Minacciata di essere condotta in Questura una ragazza che aveva assistito ai fatti.
Nei pressi dell’entrata dei giardini Fava di via Milazzo, intorno alle 22.30 di lunedì, agenti delle forze dell’ordine avrebbero agito brutalmente nell’arresto di un ragazzo migrante. A raccontarlo è una testimone, che ha denunciato il fatto lunedì notte in un messaggio sulla mailing list dell’Onda universitaria, e che preferisce rimanere anonima.
Siamo riusciti a contattare la ragazza.
«Appena arrivata mi hanno messa in mezzo», ci ha raccontato riferendosi agli agenti, alcuni in divisa e altri in borghese, che al suo tentativo di chiedere in inglese al giovane il proprio nome l’avrebbero subito apostrofata: «Chi sei? Un avvocato? Una giornalista? Se vuoi denunciarmi accompagnaci in Questura!». Davanti a lei il ragazzo, ammanettato, sarebbe stato spinto in macchina, colpito prima con un pugno e poi spinto violentemente contro lo schienale. Successivamente, un agente avrebbe avuto toni più concilianti, rifiutando di fornire il nome dell’arrestato e spiegandole: «E’ una persona pericolosa, uno spacciatore di eroina, noi siamo qui per salvaguardare la sicurezza di tutti». Dopo l’identificazione della testimone, le volanti si sarebbero allontanate con il presunto pusher.