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Proteste in zona universitaria, la Procura chiede misure cautelari

Richiesta inviata al gip, sulla base di un fascicolo che riguarda più episodi riguardanti sia la mobilitazione contro il caro-mensa che quella contro i tornelli al 36. Si valuta anche la contestazione dell’associazione a delinquere.

11 Febbraio 2017 - 12:53

La Procura di Bologna ha inviato una richiesta al gip perchè “emetta misure cautelari nei confronti di alcuni soggetti coinvolti nei disordini degli ultimi mesi in zona universitaria”. Lo annucia il procuratore capo in persona, Giuseppe Amato, spiegando che “è stato aperto un fascicolo in cui sono confluiti 4-5 episodi verificatisi a partire dallo scorso autunno”, relativi alle proteste contro il caro-mensa e contro i tornelli alla biblioteca di via Zamboni 36. La decisione, dice apertamente Amato, “non è stata presa per ‘mostrare i muscoli’, ma nasce dal fatto che spesso, se si tengono slegati i vari episodi, i processi si allungano e spesso finiscono con la prescrizione”, mentre unificando una serie di eventi “che vedono coinvolte sempre le stesse persone”, è piu’ facile ottenere una sorta di ‘corsia preferenziale’ in Tribunale. La Procura valuta anche “la contestazione del reato di associazione a delinquere, perchè riteniamo che ci sia una strategia di fondo dietro agli episodi degli ultimi giorni”. Amato, infine, definisce “corretto e pertinente” l’operato delle forze dell’ordine: “Escludo che in questo caso siano stati tenuti comportamenti illegittimi”.

Intanto, in Tribunale, stamattina si sta svolgendo l’udienza nei confronti i due attivisti arrestati durante la manifestazione di ieri, con l’accusa di resistenza aggravata.