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Presidio all’Acer: “Basta case vuote!”

Iniziativa dell’Asia-Usb nell’ambito della campagna di censimento e sanzionamento degli alloggi pubblici sfitti. Ottenuto un incontro con i vertici dell’azienda. Il sindacato: “Servono risposte immediate e concrete per i tanti che si trovano in difficoltà!”.

03 Giugno 2021 - 17:12

Presidio di Asia-Usb sotto la sede dell’Acer, stamattina, nell’ambito della campagna di segnalazione e sanzionamento degli alloggi pubblici sfitti nei quartieri. “Case vuote, mancata manutenzione, graduatorua infinita: Acer vergogna! Abbiamo raccolto- scrive Acer- numerose segnalazioni rispetto ad alloggi sfitti e/o in stato di abbandono, spesso lasciati vuoti da anni! Ci chiediamo come mai non ci siano dati pubblici accessibili recenti riguardo a questi, forse per nascondere la cattiva gestione del patrimonio pubblico da parte dell’ente gestore? Com’è possibile che anche quest’anno, nonostante i tanti alloggi sfitti e la precarietà abitativa in costante aumento, centinaia e centinaia di domande sono in lista di attesa e non si vedranno assegnare nessun alloggio? Come può Acer giustificare che, nonostante l’emergenza sanitaria abbia provocato a molti inquilini una perdita di reddito totale o parziale, non è stato preso alcun provvedimento riguardo la tutela del diritto alla casa? Che non è stata prevista nessuna rimodulazione o blocco del pagamento dei canoni d’affitto? La verità è che Acer e amministrazione comunale hanno da tempo abbandonato la tutela degli inquilini e del patrimonio pubblico a favore della rendita privata e di una gestione del patrimonio in chiave del tutto aziendalista! Noi non ci stiamo! Serve rimettere al centro il diritto all’abitare e la sua tutela, incrementando l’edilizia residenziale pubblica e la messa a disposizione immediata di tutto il patrimonio pubblico sfitto! Questa è parte dell’unica soluzione possibile all’emergenza abitativa strutturale che colpisce la nostra città! Servono risposte immediate e concrete per i tanti che si trovano in difficoltà!”.

Nel corso del presidio, Asia a ottenuto un incontro con il vicepresidente e con il direttore generale di Acer. Il resoconto del sindacato sul faccia a faccia: “Siamo perfettamente consapevoli che, nonostante le dichiarazioni alla stampa da parte della dirigenza di Acer, senza presidio e pressioni da parte nostra non ci sarebbe stata nessuna intenzione di incontrarci. Sosteniamo questo anche di fronte alle numerose richieste di confronto che abbiamo mandata sin dai primi mesi di pandemia e a cui non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. Alla dirigenza che ci ha incontrati oggi abbiamo sottoposto diversi temi, tutti estremamente urgenti e purtroppo attuali da anni: numerosi alloggi Erp sfitti e/o abbandonati; attese di assegnazione lunghissime; graduatoria Erp infinita nonostante la precarietà abitativa diffusa e ulteriormente aggravata negli ultimi mesi; mancate manutenzioni e incuria del patrimonio abitativo pubblico. Questi sono solo alcune delle problematiche strutturali che abbiamo sollevato,a cui si aggiungono le tante situazioni di morosità e richieste di sfratto causate dalla pandemia in corso e le sue conseguenze socio-economiche. Abbiamo voluto anche ricordare che nonostante l’emergenza sanitaria si sia trasformata per moltissimi sin da subito in una perdita totale o parziale di reddito, non è stata prevista nessuna rimodulazione o blocco del pagamento dei canoni d’affitto. Purtroppo, come accaduto anche in passato, la dirigenza di Acer ha ritenuto i temi portati da noi ‘importanti e interessanti’, però questo non basta: servono risposte concrete e immediate ai problemi che ogni giorni gli inquilini sono costretti a vivere! C’è bisogno di interventi massicci di ripristino del patrimonio sfitto o che si trova in condizioni fatiscenti (non solo pochi interventi sporadici rivendicati pubblicamente a fini propagandistici dall’azienda), immediate assegnazioni di tutto il patrimonio disponibile a tutti coloro che si trovano in attesa di assegnazione e la creazione di un bando straordinario che permetta di accedervi anche ai tanti che si trovano ora in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Inoltre è necessario provvedere immediatamente al blocco delle esecuzioni di sfratto e rilascio forzato degli alloggi Erp. Il presidio di oggi, è solo il primo passo di un percorso di organizzazione e mobilitazione degli inquilini per rivendicare il diritto alla casa! Va rimesso al centro delle politiche pubbliche il diritto all’abitare e la sua tutela, che viene prima degli interessi privati! Non vi è più tempo di procrastinare il problema, per questo se non vi saranno risposte concrete torneremo presto in presidio sotto gli uffici di Acer”.