Attualità

Piacenza / Rifugiati accampati davanti al Comune

Quattro mesi dopo la fine dell’emergenza nordafrica ancora incertezza per alcune decine di migranti, l’amministrazione ci mette una pezza per una settimana ma non trova una soluzione definitiva, e incolpa il governo.

03 Luglio 2013 - 18:06

In piazza Cavalli, davanti alla sede del Comune, luogo centrale della città che ospita oggi il mercato  e nei prossimi giorni la festa patronale,  sono tornati ad accamparsi per tutta la giornata di oggi, dopo un primo presidio lo scorso lunedì, i rifugiati sgomberati dal Ferrhotel, la struttura che li ha ospitati per i due anni dell’Emergenza Nord Africa e dove hanno continuato a vivere dopo la scadenza del piano, il 28 febbraio.

Chiedono un posto dove stare: “Siamo senza niente”. Sono terminati anche i 500 euro della “buonuscita” ricevuta dal governo e adesso sono per strada. Secondo il Comune, due terzi degli accampati non sarebbero rifugiati ma migranti aggregatisi perché anch’esse in una situazione di disagio abitativo o comunque di difficolta.

Il sindaco scarica la responsabilità della situazione sul governo “che non ha dato continuità alla gestione dell’emergenza, lasciandola ricadere sugli enti locali”, e ammette di non essere in grado di fornire una soluzione collettiva e a lungo termine al problema”.

Stasera l’amministrazione ha garantito a tutti una sistemazione, per una settimana,  in dei locali di pertinenza della circoscrizione 2, e i rifugiati hanno tolto il presidio.  Il problema resta però insoluto: il Comune finora ha saputo offrire solo “incontri personalizzati, avendo la possibilità di soluzioni di accoglienza temporanea ma dignitosa”, i migranti chiedono una soluzione collettiva:  “O tutti o nessuno”.