Usate le immagini delle telecamere, riferisce Hobo, in merito ad una serata a Scienze politiche di marzo. Il collettivo: “Solo occupando riapriremo gli spazi di agibilità e vita che in questi anni ci sono stati tolti”.
“L’Unibo ci riprova! Criminalizzare studenti e studentesse pare un vizio duro a morire, e tra le tante priorità dell’università c’è anche quella di visionare filmati di una festa e denunciare chi ha occupato uno spazio pubblico per un puro momento di socialità”. Lo segnala Hobo e il riferimento è alla serata di occupazione della facoltà di Scienze politiche realizzata il 15 marzo “per celebrare il funerale del Partito Democratico uscito ad ossa rotte dall’ultima contesa elettorale”. Quella sera “i solerti e democratici funzionari dell’organo di vicepresidenza della facoltà prima hanno provato a cacciarci e poi hanno staccato la corrente, ma loro malgrado ci siamo ripresi la facoltà, e in quella serata migliaia di studenti sono passati e si sono divertiti in uno spazio occupato come non succedeva da tempo”. Ora Hobo spiega che si è venuto a sapere che, sulla base delle immagini riprese dalle telecamere, è partita una denuncia per invasione di edificio pubblico e violenza privata. “Pensano che l’università sia cosa loro- scrive Hobo- e più vedono vitalità nell’aggregazione dal basso degli studenti, più cercano di distruggerla, vietando ogni momento di autogestione, dalle assemblee alle feste. Invece ieri, oggi e domani avranno solo occupazioni, perché solo occupando riapriremo gli spazi di agibilità e di vita che in questi anni ci sono stati tolti, solo prendendoci ciò che ci spetta lotteremo veramente contro le ordinanze liberticide, la normalizzazione e la mercificazione della zona universitaria.