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Nuove conquiste alla Gls Enterprise, “grazie alla combattività dei lavoratori”

Ne danno notizia i Si Cobas, che aggiornano anche sul Caab, dove i licenziamenti sono saliti a cinque e si prepara la mobilitazione. Terzo sabato di sciopero degli straordinari al Sant’Orsola, Adl Cobas: “Eroi durante la pandemia, ora zitti e buoni?”

12 Novembre 2022 - 18:00

Buone nuove per i lavoratori del magazzino Gls Enterprise di Corticella, che hanno ottenuto le stesse condizioni contrattuali dei colleghi di Gls Italy. Ne danno notizia i Si Cobas: “Un accordo in grado di superare ampiamente molti dei limiti del contratto nazionale firmato da Cgil, Cisl e Uil e che tra le varie conquiste sancisce la progressione nell’acquisizione dei livelli di inquadramento in base all’anzianità di lavoro (e non più solo in base alle mansioni svolte), due giorni in più di permessi retribuiti all’anno, un’indennità economica per i turni spezzati, ticket mensa, il superamento di tutti i limiti posti dalle aziende a forma cooperativa”.

“Solo grazie alla determinazione, alla combattività, all’unità dei lavoratori anche il settore della Gls Enterprise ha finalmente inteso riconoscere le nuove conquiste”, prosegue il sindacato, che sottolinea come “si tratta di passi avanti importanti che pur facendo salve le situazioni di miglior favore già esistenti spingono in avanti quelle più arretrate. Allo stesso tempo pur trattandosi di un accordo locale viene sostenuta esplicitamente la necessità di uniformarsi alla più complessiva situazione esistente sul territorio nazionale e a tutti i miglioramenti che sotto diversi aspetti vengono reclamati e per i quali si continuerà a dare battaglia”.

Sempre i Si Cobas riferiscono di una “giornata di volantinaggio”, ieri, “al Caab di Bologna per ribadire, ancora una volta, le discriminazioni a danno dei lavoratori che denunciano lo sfruttamento sul luogo di lavoro e che poi si tramutano in contestazioni, sospensioni e licenziamenti”.

Il sindacato denuncia infatti come da tempo come “gli iscritti ai Si Cobas” siano destinatari di “lettere di contestazione,  sospensioni e a licenziamenti. In poco tempo tre delegati del nostro sindacato, oltre a due lavoratori sono stati licenziati con motivazioni pretestuose“. In un contesto, specificano, dove svolge “un lavoro notturno, faticoso, pericoloso e mal pagato” e ci sono “lavoratori senza contratto e con dispositivi di sicurezza inesistenti”.

Si legge inoltre: “Siamo vicini ai lavoratori che sono stati colpiti dal provvedimento di licenziamento perché hanno avuto il coraggio di denunciare la gravità della situazione all’interno del sistema Caab, nella logica degli appalti e subappalti al ribasso. Precisiamo sin da subito che se le aziende non ritireranno tali provvedimenti ci prepareremo a mobilitazioni a difesa dei lavoratori per rivendicare che il lavoro è un diritto, il salario è un diritto e tutti i lavoratori hanno diritto ad un reddito e una vita dignitosa!”

Oggi, infine, è il terzo sabato consecutivo di “sciopero degli straordinari per i lavoratori e le lavoratrici in appalto per i servizi integrati alla persona presso l’Azienda ospedaliera Sant’Orsola – Malpighi”.

A diffondere l’aggiornamento è Adl Cobas, che scrive: “Rekeep e Operosa, nonché l’azienda ospedaliera stessa, proseguono nel loro silenzio. Alcuni lavoratori di altri reparti dell’appalto si stanno unendo a questa battaglia. Chiediamo, come già detto da tempo, che vengano applicate le corrette condizioni di inquadramento, che venga riconosciuta, quantomeno, un’indennità di mensa in un periodo in cui l’inflazione galoppa oltre il 9%, che si lavori con dispositivi di protezione individuale adeguati. In più, fatto che abbiamo già provveduto a segnalare, l’azienda Rekeep, oltre a non dare risposte sulle gravi mancanze nei cedolini erogati ai lavoratori in seguito al cambio appalto dell’1 luglio, avrebbe espresso il divieto di prendere anche un solo giorno di ferie per tutto il periodo natalizio e oltre, divieto rivolto ad alcuni lavoratori iscritti all’Adl Cobas. Lavoratori eroi durante le fasi critiche della pandemia, lo abbiamo già detto, che ora però devono stare zitti e buoni a lavorare pure durante le festività, con dei livelli di retribuzioni non dignitosi, e con contratti al ribasso applicati arbitrariamente. Il tutto mentre i dirigenti, che non vogliono sedersi ad un tavolo a discutere, godranno di tutte le ferie che vogliono, di certo con ben altri livelli salariali. Stiamo inoltre approfondendo quelle che appaiono alcune inadempienze delle aziende in merito allo smaltimento dei rifiuti biologici e pericolosi per la salute. Rifiuti che, ricordiamolo, vengono trattati da lavoratori inquadrati con il contratto multiservizi e pulizie”.