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People mover ancora a singhiozzo, comitato: “Tornare a progetto stazione ferroviaria aeroporto” | Làbas compie nove anni | Assolto per plichi incendiari ma condannato in altro procedimento, ottiene domiciliari.

16 Novembre 2021 - 19:24

Il Marconi Expess, collegamento su monorotaia tra stazione e aeroporto, funziona a singhiozzo ormai da giorni, tanto che il Comune ha già inviato una diffida alla società concessionaria. “Comincia una nuova fase di lotta che dovrebbe secondo noi recuperarela proposta di completare il Sistema Ferroviario Metropolitano (SFM) includendo il primo progetto della Stazione Aeroporto degli anni ‘90 che permetta un collegamento veloce, economico, sicuro e per un numero di persone adeguato al traffico aereo che in prospettiva la città di Bologna si attende”, scrive il comitato No people mover.

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“Làbas come le compagne che sorprendi con una ruota di scorta al mattino in via San Vitale perchè devono far posto nella prossima macchina che partirà per la Bosnia. Làbas come il compagno che torna dopo settimane più abbronzato del solito perché è stato su qualche nave alla ricerca di carrette cariche di speranza. Làbas come la furga bianca carica di ciarpame verso l’ennesimo viaggio all’isola ecologica dopo aver liberato e riqualificato nuovi spazi. Come le staffette e i cubi dei rider, che partono alla volta di qualche portico patrimonio Unesco che è la casa di qualcunə che una casa ancora non ce l’ha”. Questo l’incipit di un post sui profili social di Làbas con il quale lo spazio sociale ha festeggiato nei giorni scorsi il nono anniversario dell’occupazione dell’ex caserma Masini da cui ebbe inizio il suo percorso.

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Robert, una delle tre persone assolte a ottobre dall’accusa di aver recapitato plichi incendiari ma condannato in primo grado in un altro procedimento, avrebbe lasciato il carcere di Bologna, dove era detenuto nella sezione universitaria dopo la fine del regime di alta sorveglianza successivo all’assoluzione, per essere trasferito agli arresti domiciliari in Sicilia. Lo riferisce un comunicato non firmato giunto in redazione. Nello stesso testo si segnala che “per sostenere le spese dell’Operazione Prometeo si può fare riferimento ad entrambi gli IBAN (indicandolo nella causale), mentre per il processo di Genova che vede imputato solo Beppe, va fatto riferimento al secondo IBAN riportato di seguito: Postepay evolution intestata a Vanessa Ferrara n° 5333 1710 9103 5440 – IBAN: IT89U3608105138251086351095 – (BIC/SWIFT): PPAYITR1XXX; Postepay evolution intestata a Ilaria Benedetta Pasini n° 5333 1710 8931 9699 – IBAN: IT43K3608105138213368613377”