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Laboratorio l’Isola: “Ce ne andiamo da via del terrapieno 22b, annuncio che non avremmo mai voluto dare” | Dopo l’accordo di marzo migliora la situazione alla Fabio Perini, soddisfazione Usb | Sosta, sindacato: “Comune si assuma responsabilità”.

17 Dicembre 2020 - 19:35

“Dopo i mesi di lockdown vi abbiamo chiesto aiuto con un crowdfunding e ancora una volta siamo state travolte dall’affetto di una fetta di città che ama l’Isola come noi, che ci ha vissuto un pezzetto di vita, che la vede e la sente come uno dei punti di riferimento della nostra Bologna. Siamo riuscite ad arrancare un Dpcm alla volta. Fino ad ora. Vi stiamo per dare un annuncio che mai avremmo voluto e pensato di dare: ce ne andiamo da via del terrapieno 22b. Non avremmo mai voluto per via del legame viscerale che ci lega a quel posto, ma ci troviamo costrette a farlo”. Così il Laboratorio Isola in un post di oggi. Arriva però una rassicurazione: “L’Isola come avamposto di cultura dal basso, come creazione di momenti di scambio, di crescita, di condivisione, continuerà naturalmente a sopravvivere”. Si legge in conclusione: “Grazie di cuore a tutte le innumerevoli anime belle che hanno vissuto questo posto, ci rivedremo presto”.

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“Dopo un inizio anno drammatico per le lavoratrici ed i lavoratori dello stabilimento della Fabio Perini di Bologna, oggi c’è ottimismo”. Lo scrive Usb, ripercorrendo la vicenda che ha portato a un accordo lo scorso marzo. “Ieri – prosegue Usb – la Società ha dichiarato, che nonostante la situazione emergenziale della malattia pandemica, il bilancio nel 2020 tornerà ad essere positivo ed il 2021 si prevede ottimo dal punto di vista degli ordinativi. Situazione che non si verificava, ormai, da diversi anni. Grazie alla scommessa fatta su quell’accordo, per il quale tutte le lavoratrici ed i lavoratori insieme ad USB si sono battuti, oggi si torna a respirare un cauto ottimismo”. In ballo ci sono “un piano di assunzioni mirate a partire da gennaio 2021” e la ripresa delle rattative sull’integrativo aziendale: “USB e la propria rappresentanza dello stabilimento di Bologna esprimono profonda soddisfazione”.

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Sempre Usb informa di un incontro di oggi con Comune e società Reti e Mobilità sulla gestione sosta: “Abbiamo ribadito come il sistema degli appalti e lo spezzettamento dei servizi sia assurdo e nello specifico come lo scorporo tra sosta e tpl comporti inevitabilmente minore efficienza del servizio pubblico locale. Lo stesso ‘incidente’ che ha portato all’esclusione di Tper è da ritenersi gravissimo e il Comune, sebbene riluttante a dare risposte specifiche al riguardo, deve assumersi le sue responsabilità in quanto socio di Tper e muoversi per individuare i dirigenti responsabili”. Prosegue il sindacato: “La posizione di ‘neutralità’ della Giunta Comunale, e di chiunque sia coinvolto, è inaccettabile perché fa prevalere gli interessi economici del mercato sulla funzione del servizio pubblico, scaricando sulle lavoratrici e lavoratori il prezzo di queste scelte”, che vanno “contro gli interessi delle lavoratrici e lavoratori e della cittadinanza” e “non accetteremo passivamente”.