La svolta sulla ristrutturazione dello stadio è stata annunciata dal sindaco Merola. Rigenerazione no speculazione “Vittoria, anche se parziale e non certo definitiva”.
L’outlet ai Prati di Caprara, come operazione di compensazione nell’ambito del restyling dello stadio, non si farà. Per la ristrutturazione del Dall’Ara verrà attivato un partenariato pubblico-privato tra il Comune e il Bologna calcio. E’ la svolta annunciata due sere fa dal sindaco Virginio Merola: “Il Bologna ci hapresentato un progetto preventivo da 70 milioni di euro. Ho parlato con Fenucci (l’amministratore delegato del Bologna, ndr) e siccome abbiamo un bilancio solido, abbiamo deciso come fanno in tutta Europa di fare un partenariato pubblico-privato per ristrutturare lo stadio: 40 milioni li mette Saputo, 30 milioni il Comune. Contribuiremo applicando la legge nazionale sugli stadi, che snellisce le procedure e dà certezza sui tempi. Ci muoveremo cosi’. E i Prati di Caprara diventeranno “un grande parco urbano, più grande dei Giardini Margherita”, dice il sindaco.
Per il comitato Rigenerazione no speculazione è una “vittoria, anche se parziale e non certo definitiva: la cancellazione dell’outlet ai Prati ovest. Restano da presidiare i Prati est, il futuro dei Prati ovest e del Cierrebi”. Il comitato aggiunge anche: “L’ad Fenucci del Bologna Fc che ci aveva insultato perchè eravamo una città calcisticamene arretrata, visto che non volevamo l’outlet ai Prati di Caprara, oggi improvvisamente rinsavisce, e riconosce che sono calcisticamente avanzati i paesi dove si fanno partnership pubblico privato per gli stadi, come Francia Germania fino alla Spagna. Mah, diciamo che intanto gioiamo che niente outlet ai Prati, il che non significa che ci andrebbe bene se lo facessero 100 o 1.000 metri più in là. Sul resto abbiamo un autunno intero per combattere”.
Poche ore prime dell’annuncio di Merola, dal Comune era arrivato l’ok all’avvio dell’istruttoria pubblica richiesta da Rigenerazione no speculazione: “Con 2.532 firme complessive raccolte, di cui solo quattro rigettate, il Comitato in metà del tempo richiesto è riuscito a raccogliere un numero di firme notevolmente superiore a quelle richieste (2.000) dimostrando non solo l’efficienza degli attivisti, ma l’attenzione della cittadinanza riguardo il tema della conservazione di un’area verde sui Prati di Caprara”. Il Comitato dà appuntamento ad un’assemblea convocata per il 6 settembre alle 18 a Venti Pietre, in via Marzabotto 2: “Figuriamoci se abbassiamo la guardia, abbiamo un programma intenso per l’autunno”.