Acabnews Bologna

Navile, niente sfratto fino all’assegnazione Erp [foto]

Grazie ai picchetti garantita continuità abitativa a due famiglie. Social Log: “Lotta per la casa produce una nuova storia, i cui protagonisti sono i poveri della nostra città”. Sabato 18 assemblea in piazza Nettuno.

13 Aprile 2015 - 14:11

Vittoria! Per la prima volta dal picchetto antisfratto alla casa popolare!

Le Marce della _DSC7674 copiaPeriferia e della Dignità continuano a dare frutti di lotta e riscatto! La prima bella notizia fu quando siamo venuti a conoscenza che le nostre marce avevano fatto rimandare il programma di sgomberi di case pianificato dalle autorità cittadine!
Così le centinaia di persone che hanno attraversato i quartieri popolari della periferia, con la determinazione di conquistare quella dignità che crisi e misure d’austerità ci vogliono pian piano sottrarre, ha generato la possibilità di liberarsi, collettivamente e dal basso, dalla morsa della crisi economica, innescando un virtuoso meccanismo di solidarietà e mutualismo in grado di creare una via d’uscita dal disagio sociale, che oggi al picchetto antisfratto delle famiglie di Said e Mourjane ha attestato un importante passaggio, portando ad una grande vittoria!

Questa mattina Social Log insieme al Comitato Inquilini Resistenti sono riusciti, per la prima vota nella nostra città, ad imporre, dopo 4 picchetti antisfratto, ad ufficiale giudiziario e proprietà, un rinvio di quattro mesi, il tempo necessario per consentire alle due famiglie di passare direttamente dalla casa in cui abitavano, e dalla quale dovevano essere sfrattati, alla casa popolare, senza la necessità di spostare ulteriormente le famiglie in una casa di transizione. Un risultato importante che manifesta non solo che la lotta per il diritto all’abitare sta producendo la possibilità di scrivere una nuova storia in cui i protagonisti sono i poveri della nostra città, ma soprattutto, che i bisogni e le istanze politiche che sollevano possono divenire la base per una rigenerazione urbana davvero solidale e giusta.

La possibilità per le due famiglie di evitare di subire i drammatici effetti dello sfratto, di essere rimbalzate da una struttura provvisoria all’altra fino all’assegnazione definitiva, ci appare oggi come la grande rivalsa di tutti coloro che hanno partecipato alle marce, di tutti coloro che a partire dai picchetti anti-sfratto, dalla difesa delle occupazioni abitative e del contrasto al piano caso del ministro Lupi stanno cercando di trasformare il volto incattivito delle città malate di crisi, in un dignitoso sorriso di riscatto, capace di ridare speranza e indicare una nuova via per un futuro diverso dei nostri territori!

Quello di oggi è un nuovo passo avanti fatto insieme ad occupanti, inquilini resistenti, e tutti i solidali che in questi mesi hanno iniziato a lottare insieme tra marce, assemblee, occupazioni e picchetti!

Per condividere la piccola e grande vittoria delle famiglie di Said e Mourjane, per rafforzare e continuare la nostra lotta collettiva e rimetterci in marcia insieme, invitiamo tutti e tutte a partecipare alla Prima Assemblea Popolare per il Diritto all’Abitare che si terrà sabato 18 Aprile alle 16h in Piazza Nettuno!

Rilanciamo la discussione e le future giornate di lotta a partire dalla nostra piattaforma in movimento:

Abolizione dell’articolo 5 del piano casa
Moratoria degli sfratti ed il blocco degli sgomberi delle occupazioni abitative
Accesso a Isee zero alle graduatorie ERP
Blocco delle svendita del patrimonio pubblico
Riconoscimento della buona pratica di auto-rigenerazione del patrimonio edilizio pubblico e privato sfitto non utilizzato

Assemblee Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log

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Prima Assemblea Popolare per il Diritto all’Abitare

18Aprile

Durante le marce della periferia e della dignità di gennaio e marzo abbiamo incontrato tantissime persone che abitano nella periferia di Bologna e che hanno deciso di rompere la solitudine ed unirsi alla nostra lotta collettiva. In questo percorso abbiamo scoperto che la povertà è anche povertà e assenza di strumenti collettivi per contrastarla e superare le difficoltà provocate dall’austerità e il caro-vita. I picchetti di resistenza agli sfratti, la difesa delle occupazioni abitative, il contrasto agli effetti del nuovo calcolo ISEE e la lotta contro il Piano Casa dell’ex ministro Lupi hanno reso possibile anche a Bologna una via d’uscita dal disagio sociale fatta di solidarietà, mutualismo e soccorso reciproco. Siamo convinti che siano questi gli ingredienti essenziali per una vera “rigenerazione urbana” che abbia al centro i bisogni reali dei territori e delle periferie. Un licenziamento può tramutarsi in un pignoramento o al distacco del contatore dell’acqua se non si hanno più risorse o qualche spicciolo per garantire sussistenza! Per questo la “povertà” oggi non è più la parola che si accompagna solo a chi è povero dalla nascita ma è ormai una triste realtà per chi ha visto precipitare velocemente la propria qualità della vita sempre più in basso in un mix di licenziamenti, mutui, precarietà e sfratti. Il numero di quanti stanno precipitando in basso aumenta a dismisura anche nella nostra città e quando parliamo di “vita degna” indichiamo la possibilità di invertire collettivamente questa tendenza e tornare o conoscere per la prima volta una qualità della vita nel suo senso pieno e ricco. Il tema delle risorse assume quindi un valore dirimente che vede ad oggi le istituzioni favorire i padroni del cemento e della speculazione urbana e aumentare a dismisura i tagli al welfare e all’edilizia popolare. La lotta per il diritto all’abitare è quindi anche una sorta di appello quotidiano ad una redistribuzione della ricchezza sociale e a una rigenerazione urbana che parta dalla dignità degli abitanti dei territori e non dalle tasche di banche e palazzinari.

Diamo appuntamento alla Prima Assemblea Popolare per il Diritto all’Abitare per sabato 18  aprile in Piazza del Nettuno dalle 16h con la proposta di portare al centro le istanze politiche che stanno maturando nelle periferie e nelle lotte quotidiane che le attraversano.

Rilanciamo nella discussione la nostra piattaforma di lotta in movimento:

  • Abolizione dell’articolo 5 e del Piano Casa del Ministro Lupi
  • Moratoria generalizzata degli sfratti e blocco immediato degli sgomberi delle occupazioni abitative
  • Graduatorie ERP accessibili a reddito zero
  • Blocco della svendita e privatizzazione del patrimonio dell’edilizia popolare
  • Riconoscimento della buona pratica di auto-rigenerazione del patrimonio edilizio pubblico e privato sfitto, non utilizzato e deteriorato

CASA REDDITO DIGNITA’ la periferia torna al centro!

Assemblee occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log