Cps Bologna-Modena dopo il presidio all’Inps: “Trovata una soluzione provvisoria, ora sbloccare la situazione”. Sullo stesso tema, l’Usb: “Impossibile andare avanti così”. Intanto, a Calderara altro infortunio sul lavoro.
Nei giorni scorsi si è svolta un’azione comunicativa sotto la sede bolognese dell’Inps per denunciare il problema dei contributi previdenziali “spariti” e della Naspi rifiutata per i precari e le precarie della scuola. “Grazie alla nostra mobilitazione, abbiamo ottenuto una prima risposta dalla Direzione Provinciale dell’Inps”, è l’aggiornamento diffuso dal Coordinamento Precari/ie Scuola Bologna/Modena: “Siamo infatti riuscite ad incontrare la direttrice Emanuela Zambataro e il suo staff. L’Inps ci ha confermato che i contributi sono stati versati, ma che è mancata da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze la trasmissione di una comunicazione che permetta di ‘agganciare’ questi fondi ai codici fiscali dei singoli lavoratori. Accogliendo le nostre istanze, l’ufficio di Bologna ha trovato una provvisoria soluzione per gestire le domande di Naspi provenienti dai precari e dalle precarie della scuola”.
Il Coordinamento spiega che “per chi lavora a scuola da poco tempo e, dai dati che risultano nell’’estratto conto contributivo’ (area riservata del sito Inps), non ha contributi sufficienti per l’erogazione della Naspi: la domanda di Naspi verrà comunque accolta, con una liquidazione provvisoria di un giorno; l’Inps provvederà al riesame d’ufficio delle domande, man mano che i contributi verranno trasmessi dal Mef”. Per chi ha già visto la sua domanda respinta, “la domanda verrà di nuovo esaminata e accolta, come sopra”. Per chi già visualizza una parte dei contributi sufficiente, anche se non tutti quelli dovuti fino a giugno, “la prestazione verrà erogata, per il momento sulla base dei contributi già trasmessi; si procederà, anche in questo caso, al riesame d’ufficio man mano che i contributi del periodo gennaio- giugno verranno trasmessi”. Scrive ancora il Coordinamento: “Grazie alla nostra mobilitazione come Coordinamento Precari/ie, abbiamo ottenuto un primo passo in avanti, perché le domande di Naspi dei/delle supplenti non verranno più rifiutate e viene predisposta una modalità chiara per gestire le domande. ‘Riesame d’ufficio’ vuol dire che i docenti non dovranno, come invece si prospettava, occuparsi di presentare il riesame ogni volta che i contributi verranno aggiornati. Il riesame avverrà in modo automatico. Adesso però non ci fermiamo. Chiediamo agli Uffici Scolastici Provinciali di Bologna e Modena e all’Ufficio Scolastico Regionale, che rappresentano il nostro datore di lavoro sul territorio, di adoperarsi perché il Mef sblocchi al più presto la situazione. Rinnoviamo la richiesta di incontrare il Dirigente dell’Usr Versari per avere risposte in merito. Nessun problema informatico o di comunicazione tra enti deve privare i lavoratori e le lavoratrici dei propri diritti. Naspi subito per i precari e le precarie della scuola!”.
Citando le situazioni emerse in diverse città tra le quali Bologna, anche l’Usb Scuola interviene sul tema: “Vedersi negare anche il diritto alla disoccupazione estiva è davvero troppo. Reiterando nuovamente al ministro Bussetti la richiesta di un incontro, ribadiamo che porteremo in quell’occasione le istanze dei lavoratori precari doppiamente sfruttati e stanchi della burocrazia, dei meccanismi di controllo ridicoli e malfunzionanti visto che la digitalizzazione informatica non solo sta aggravando i problemi della pubblica amministrazione, ma viene usata anche come pretesto per negare diritti o erogarli con il contagocce nei tempi ricattatori utili solo al Mef che per questi ritardi non paga mai né interessi né alcun tipo di penale ai lavoratori. Non è possibile andare avanti così, sosterremo pertanto in piazza tutti i lavoratori che vorranno manifestare la propria rabbia per il trattamento indecoroso ricevuto anche alla fine di questo anno scolastico”.
In tema di lavoro, purtroppo si registra intanto l’ennesimo infortunio: coinvolto un lavoratore dello stabilimento “B3” della Bonfiglioli a Calderara di Reno.