Acabnews Bologna

Morto di tumore un altro lavoratore delle Ogr

Avrebbe compiuto 61 anni tra pochi giorni. La sua malattia “riteniamo sia correlata alle esposizioni professionali subite nella sua attività lavorativa”, scrive l’Afeva, esprimendo “rabbia e condanna per i comportamenti irresponsabili di chi con le sue negligenze, con la mancata osservanza delle norme della sicurezza sul lavoro ha causato questa, come tante perdite”.

04 Luglio 2021 - 18:28

Un altro decesso tra i lavoratori delle Ogr di Bologna: si tratta di Marco Valdiserra, che tra pochi giorni avrebbe compiuto 61 anni. E’ scomparso ieri. “Un amico e un compagno- scrive l’Afeva– che ha condiviso le battaglie contro l’amianto portate avanti dall’Associazione Familiari e Vittime Amianto Emilia Romagna, insieme ai lavoratori e lavoratrici delle Officine Grandi Riparazioni di Bologna e alle rappresentanze sindacali dello stabilimento. Faceva parte del Direttivo di Afeva Er fin dal 2015. Marco era entrato nelle Ff.Ss. nel 1982 ricoprendo l’incarico di capotecnico per due anni e mezzo presso le Officine Gallinari di Reggio Emilia, poi in Ogr a Bologna fino a pochi anni fa, luoghi dove era stato sicuramente esposto all’amianto. Il tumore che gli è stato diagnosticato e che ce lo ha portato via, riteniamo sia correlato alle esposizioni professionali subite nella sua attività lavorativa in Ff.Ss., alle Gallinari e all’Ogr”.

Continua l’associazione: “Marco era persona impegnata politicamente e socialmente, e non ci ha mai fatto mancare il suo contributo con idee e proposte, l’ultima battaglia su cui aveva coinvolto Afeva Er riguardava la necessità di modificare le regole sulla sorveglianza sanitaria degli ex-esposti amianto. Non possiamo dimenticare le appassionate discussioni che spaziavano dalla politica all’attività sindacale, ogni occasione era buona – nei pranzi dei lavoratori e pensionati dell’Ogr, in tutte le iniziative che ci vedevano assieme, nelle lunghe telefonate nelle quali Marco condivideva i suoi pensieri e i suoi dubbi. Con lui era sempre necessario ‘spaccare il capello in quattro’. Marco aveva sofferto per la chiusura delle Officine e il suo passaggio ad una diversa attività lavorativa, anche se poi, fino all’ultimo, già malato continuava a recarsi al lavoro. La scomparsa di Marco lascia tanta tristezza nella nostra comunità, nei suoi compagni di lavoro, negli amici. Promettiamo a Marco di ricordarlo e di continuare a portare avanti le lotte per la dignità del lavoro, per la sicurezza sul lavoro, per un ambiente senza amianto, per una società più giusta e solidale. Ci sentiamo particolarmente vicini al dolore di Arianna, sua figlia e a Monica sua moglie, alle quali rivolgiamo le nostre sentite condoglianze. Non possiamo però esimerci dall’esprimere rabbia e condanna per i comportamenti irresponsabili di chi con le sue negligenze, con la mancata osservanza delle norme della sicurezza sul lavoro ha causato questa, come tante perdite. Caro Marco, avremmo voluto esserti più vicini in questi mesi, purtroppo segnati dalla pandemia che ci allontanato fisicamente, ma ti terremo con noi in tutte le future iniziative. Ciao Marco”.