Attualità

Messina / Contro il G7 sarà “una grande manifestazione popolare”

Il 26 maggio a Giardini Naxos tavoli su crisi economica e lavoro, migrazioni e militarizzazione, diritti e conflitti di genere, beni comuni e difesa ambientale. Il giorno dopo corteo “a ridosso della zona rossa”.

06 Maggio 2017 - 15:06

Nei giorni 26 e 27 maggio si terrà a Taormina il G7, i “Grandi della terra” (inclusi capi di stato dichiaratamente xenofobi come Donald Trump) celebreranno il periodico rituale di affermazione della loro potenza sotto la veste di garanti della pace mondiale. Si riuniranno per discutere di crisi economica, conflitti internazionali, energia, ambiente, clima, sicurezza e migrazioni.

Anche questo summit avverrà in un contesto internazionale di impoverimento, di crescita delle disuguaglianze sociali, riarmo e conflitti incontrollati.

La Sicilia è stata scelta ufficialmente per “sfatare la fama di terra di mafia” (Renzi 2016). Ma siamo anche terra di colonalismo militare americano, la terra di Sigonella, di Birgi, del Muos costruito in violazione di leggi ambientali e normativa antimafia, siamo una terra violata, una terra di disoccupazione e sfruttamento del lavoro, una terra di migrazione e di accoglienza dei migranti respinti dai “Grandi” a tutte le frontiere.

A Taormina ci saremo anche noi, saremo in tanti, per una grande manifestazione popolare, con le famiglie dei disoccupati e precari, delle precarie e disoccupate (la maggioranza), con i/le migranti, con i/le malati/e vittime dell’inquinamento ambientale, con le associazioni antirazziste e ambientaliste, con i sindacati e i partiti, con tanta gente. Saremo a Giardini Naxos per dare voce a tutti quelli che da questo vertice vengono ignorati, ma che vivono sulla propria pelle le sperequazioni economiche, il peso della crisi e la rapina delle risorse.

Saremo lì e invitiamo tutti/e a partecipare ad una due giorni di mobilitazione a Giardini, in cui discuteremo i medesimi temi del G7 dal punto di vista di chi le politiche le subisce e vuole dire la sua parola.

Il 26 maggio a Giardini (ore 10-18) sono previsti 4 tavoli tematici (crisi economica e lavoro; migrazioni e militarizzazione; diritti civili e conflitti di genere; beni comuni e difesa ambientale) che confluiranno in una grande plenaria.

E il 27 maggio ci sarà il corteo, che dal concentramento alle ore 14 nella piazza di Recanati (Giardini) percorrerà il lungomare di Giardini.

Per la Sicilia che vogliamo. Per il mondo che vogliamo.

NO G7 Sicilia
(in assemblea a Palermo giorno 30 aprile)

 * * * * * * * *

Contro il G7 dei potenti, sabato 27 maggio: corteo

Concentramento ore 15.00 dal terminal bus di via Dionisio – Giardini Naxos

Il 26 e 27 maggio si terrà a Taormina (provincia di Messina) un vertice del cosiddetto G7. Il G7 è l’incontro di sette tra le più grandi potenze globali; parteciperanno, dunque, i capi di Stato di Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Canada e Italia con le rispettive delegazioni. Trump, la Merkel, Hollande, il Primo ministro Italiano Gentiloni si vedranno in Sicilia per confrontarsi su cyber controllo, smart city, lotta al terrorismo. Questo, almeno, è quello che ci dicono ma noi sappiamo benissimo di cosa si sta parlando quando si parla di “sicurezza”. La deriva fascista, razzista ed autoritaria del Governo Gentiloni che coi decreti Minniti sulla sicurezza ha dichiarato apertamente guerra alla povertà ed ai migranti, ce lo dimostra. E, ancora, quando al G7 si parla di “lotta al terrorismo” sappiamo benissimo che ci si sta solo accordando per aggredire nuovamente i popoli del medioriente e spartirsi le loro risorse. Come proprio adesso sta accadendo in Siria, dove la presidenza di Trump ha segnato una pericolosa escalation che rischia di allargare un conflitto che ha arrecato innumerevoli lutti e devastazioni alla popolazione civile. E sappiamo bene come ogni risorsa che i nostri governi destinano alla “sicurezza” interna o alle loro costosissime guerre internazionale in nome delle politiche neo-coloniali si traduce da noi in tagli dei diritti, in un numero minore di asili pubblici, di scuole, in un aumento dei costi delle prestazioni sanitarie, in un taglio netto ed un rincaro dei prezzi dei trasporti pubblici e dei treni, specie in un Sud d’Italia che è sempre più isolato dal resto del paese. Per non parlare della disastrosa situazione delle università e degli atenei che da riferimento culturale importante sono diventati esamifici carenti di ogni struttura e nei quali non è in alcun modo garantito il diritto allo studio. Tutto questo avverrà in un luogo simbolico: a Taormina, che sarà blindata per settimane dalla zona rossa, ed in Sicilia. La zona d’Europa che ha forse il più alto tasso di disoccupazione; desertificata di servizi sociali in nome del debito e delle politiche di austerity dell’Unione Europea; piena di installazioni militari come il Muos; terra d’accoglienza ridotta a trincea per incarcerare le nostre sorelle ed i nostri fratelli migranti; una terra spesso concessa al consumismo dei ricchi turisti di passaggio nel Mediterraneo; un’isola che vorrebbero immaginare e rappresentare come piena di folkloristici e compiacenti uomini con la coppola e che invece è piena di gente determinata a lottare per i propri diritti sociali, e per il proprio territorio. Siamo contro questo G7, siamo contro la repressione, la militarizzazione, le logiche di guerra, del debito, dei sacrifici che rappresenta, siamo contro un ordine mondiale nel quale l’accumulazione dei profitti fa sì che 8 multimiliardari guadagnino da soli quanto tre miliardi e mezzo di persone. Il 27 maggio la Sicilia che lotta sfilerà in corteo a Giardini-Naxos, a ridosso del vertice di Taormina e della sua inaccettabile zona rossa, per protestare contro il G7, invitiamo tutte e tutti coloro che da qualsiasi parte d’Italia, d’Europa e del mondo si sentano di condividere la nostra protesta a scendere in piazza con noi.

Ricordiamo a tutti l’importante assemblea del 7 Maggio, a Napoli, dove ci confronteremo con tutte le realtà disposte a costruire con noi questa mobilitazione

Il corteo partirà, secondo la comunicazione che è stata data alle questure, dal Terminal bus di via Dionisio, Recanati (Giardini Naxos) alle ore 15.00, vogliamo sottolineare come esso esprima il nostro legittimo diritto alla protesta in una zona che comunque non rientra in quella interdetta agli accessi per quei giorni e che, quindi, non può e non deve essere in alcun modo impedito nel suo svolgersi da eventuali di autorità delle forze dell’ordine

Contro il G7 di Taormina