Acabnews Bologna

“Liber* subito!”, in piazza nonostante la pioggia

In piazza Verdi il presidio convocato da Hobo dopo gli arresti domiciliari che ieri hanno colpito il collettivo. La campagna #LibertàDiDimora: “Nessuna Procura né Tribunale metterà il bavaglio e le catene alle/i libere/i cittadine/i di Bologna”.

15 Maggio 2015 - 21:41

hNonostante la pioggia, oggi pomeriggio si è svolto in piazza Verdi il presidio convocato dopo i cinque arresti domiciliari (preceduti da due divieti di dimora) che negli ultimi giorni hanno colpito gli attivisti di Hobo. “Tutt* qua a gridare#‎LibertàDiDimora‬! Loris, Francesco, Gigi, Parvis, Ivan, Francesca liber* subito!”, scrive il collettivo su Facebook. Prima dell’appuntamento in piazza Verdi, anche i promotori della campagna #‎LibertàDiDimora erano tornati in piazza, con una conferenza stampa davanti alla Procura la cui azione, “ancora una volta- è la posizione espressa- ha natura esclusivamente politica, al di fuori di qualsiasi forma giuridica. E tutto questo accade oggi a Bologna medaglia d’oro per la Resistenza. Come già attraverso la campagna #LibertàDiDimora stiamo affermando non ci stupisce che queste misure cautelari preventive, utilizzate ora nella forma altrettanto abietta degli arresti domiciliari, trovino origine nel ventennio fascista quando chi non si uniformava al pensiero del partito unico dominante veniva relegato al confino o alla reclusione. Oggi dichiariamo a gran voce che nessuna concessione e nessun passo indietro verrà fatto dalla città di Bologna rispetto alle libertà e i diritti civili che furono riconquistati attraverso la Resistenza e la lotta Partigiana e che oggi la Procura e il Tribunale tentano di mettere in discussione ed eliminare”.

Continuano i promotori della campagna: “La libertà di espressione e il dissenso politico che Parvis, Gigi, Francesco, Ivan e Francesca hanno praticato il 12 Dicembre e praticano quotidianamente sono diritti inalienabili che informano e sostanziano la vita civile di ogni Paese e rappresentano la libertà e i diritti civili di ognuno di noi. Nessuna arbitraria iniziativa della Procura che sempre più si erge a soggetto politico e autorità morale in questa città può mettere in discussione e arrestare. Nessun partito unico e dominante a cui uniformarsi, nessun tentativo di chiusura di spazi di libera espressione e dissenso sarà concesso nella nostra città, nessuna procura né tribunale metterà il bavaglio e le catene ai liberi cittadini e cittadine di Bologna.  Siamo convinti che l’amministrazione della nostra città non voglia rischiare di essere accostata  per la negazione del dissenso e la politica repressiva alle pratiche che caratterizzarono il ventennio fascista e di cui la Resistenza bolognese ha già dato in passato coraggiosa prova di non tollerare e combattere. Ancora più determinati nella strada intrapresa invitiamo dunque ad una presa di parola ampia e plurale contro l’ennesimo tentativo di arrestare la libertà di espressione e il dissenso politico nella città di Bologna. A tutti coloro che hanno a cuore la libertà invitiamo a firmare l’appello e lasciare un proprio personale contributo nella pagina Facebook Libertà di dimora e a partecipare alle iniziative pubbliche che organizzeremo in difesa della libertà di espressione”. La campagna #LibertàDiDimora “fa evidentemente  paura alla governance di questa città ma come già abbiamo dichiarato dove non c’è dissenso non c’è libertà, nessuno ci fermerà liberiamo Bologna! Liber@ tutt@!”.