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Lavorano in appalto, ma quando l’azienda vende “scompaiono come fantasmi fastidiosi”

Si Cobas torna a intervenire sulla cessione di un ramo d’azienda da parte del gruppo Cefla, che a Imola lascia nel limbo venti operaie e operai. Gd, dieci dipendenti attualmente positivi a Covid-19.

15 Gennaio 2021 - 11:53

Foto Si Cobas“Cefla, un gruppo industriale impegnato in differenti ambiti produttivi” recentemente ha ceduto un ramo d’azienda a Itab La Fortezza, società controllata da una multinazionale svedese “che in questo modo andrebbe a costruire un polo produttivo italiano per il mercato del sud Europa e andando a definire una newco che dovrebbe chiamarsi Imola Retail Production. Nel frattempo è entrato un nuovo investitore, Wqz investiments ltd, un gruppo costituito a ottobre 2020, che risulta avere base a Cipro, utile a portare soldi”. A riassumere la vicenda è il sindacato Si Cobas, tornando a porre l’attenzione sul destino di venti dipendenti di una società in appalto, per i quali a novembre sembrava vicino l’accordo: sono “lavoratori che ormai da anni lavorano per l’azienda imolese, lavoratori che hanno contribuito ad arricchire il profitto della stessa e che tuttavia come fantasmi fastidiosi scompaiono da qualsiasi trattativa e diventano un peso insopportabile, da scaricare. In questi giorni, dopo una serie di iniziative sindacali, avremmo dovuto incontrare le aziende per trovare una soluzione, ma tale incontro non è mai stato fissato, e questo fa si che i lavoratori non possano pensare a nessun tipo di futuro”. I Si Cobas assicurano in conclusione che proseguirà “la costruzione di un percorso di lotta, che prefiguri un disegno unitario, capace di raccogliere i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici trasformandoli in una causa generale”.

Intanto, la Gd ha comunicato di avere al momento dieci dipendenti positivi a Covid-19, sei dei quali sintomatici.  In tutto sono 110 i casi di positività nello stabilimento da inizio pandemia.