Culture

L’Ateneo cancella la solidarietà

L’Alma Mater interviene in tempo record per far sparire il ‘pezzo’ a sostegno del Rojava. Cua: “Atto ignobile, nessun rispetto per chi lotta contro l’Isis”.

11 Ottobre 2019 - 14:57

Non è durato neanche 24 ore  il murale realizzato nella giornata di ieri e dedicato alla resistenza delle popolazioni attaccate dalla Turchia. Uno slogan globale, che unisce le mobilitazioni in giro per il mondo, in sostegno al Rojava, al popolo curdo, alla rivoluzione delle donne: “Rise up for Rojava!”. Stamattina il Collettivo Universitario Autonomo ha postato la foto scrivendo “ecco prontamente servita la risposta ignobile dell’Università, che non ha rispetto neanche per chi lotta contro l’Isis, neanche per chi viene attaccato dal fascismo di Erdogan. Quello che l’università vuole cancellare non è solo una scritta sul muro. Ma il fatto che il sapere deve essere critico, deve prendere necessariamente una posizione.”

Il post prosegue ricordando l’appuntamento cittadino di domani, sabato 12 ottobre alle ore 15 in piazza Nettuno per “gridare forte che Bologna sta con chi combatte l’Isis, Bologna è stata, sta, e starà sempre con i partigiani e le partigiane di ieri, di oggi e di domani!”.

Una velocità di esecuzione, quella della cancellazione, che stride in un momento in cui studenti e studentesse si mobilitano contro un attacco militare ai danni della popolazione curda. Altra vernice per coprire il silenzio assordante sulla vicenda? Sono queste le priorità dell’Università di Bologna?