A Vag61 tre giorni di incontri, tra cui una tavola rotonda a cui partecipa Zeroincondotta, e poi presentazioni, concerti e finale affidato ad Ascanio Celestini. Così il collettivo specializzato in documentari e inchieste sociali festeggia i dieci anni di attività. In distribuzione il cofanetto con tutti i film.
“Una straordinaria esperienza nel campo dell’audiovisivo”. Non lascia, giustamente, spazio alla modestia Smk Videofactory, la casa di produzione indipendente nata in città nel 2009, specializzata in documentari a sfondo sociale e lavori di inchiesta e di denuncia, che per il proprio decennale annuncia a Vag61 in via Paolo Fabbri 110 (“la nostra casa!”) tre giorni di iniziative per “riflettere, osservare, ascoltare, conoscere e raccontare.”, che culmineranno in un incontro con Ascanio Celestini.
Una storia che ha tra i suoi punti cardine il crowdfunding, attraverso il portale Produzioni dal basso, e la distribuzione senza copyright: nel 2013 Smk ha dato vita a Distribuzioni dal basso, oggi OpenDdb, prima piattaforma europea per le opere diffuse senza copyright ma con licenza Creative Commons, che partecipa ai festeggiamenti offrendo un cofanetto con la filmografia completa del gruppo.
Dopo il successo di The Harvest, i nuovi progetti in cantiere sono Youth of Sumud, girato in Palestina, e The Milky Way, che racconterà le storie dei migranti che rischiano la vita sulla frontiera alpina tra Francia e Italia, le cui riprese sono in corso.
La prima serata, venerdì 12 aprile, è dedicata a “memoria collettiva, revisionismo del passato e mistificazione del presente”, per interrogarsi su “come continuare a essere costruttori di memoria collettiva, in questi tempi caratterizzati dalla normalizzazione delle fake news quali mezzi di produzione della realtà, revisionismo storico, processi di spettacolarizzazione degli eventi che riguardano la vita politica, culturale e sociale”, spiega Smk.
Alle 18 ci sarà una tavola rotonda su “Fake News, memoria collettiva e nuovi media” a cui parteciperà anche la redazione di Zeroincondotta, insieme al centro di documentazione dei movimenti Lorusso-Giuliani, all’associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione, al giornalista Filippo Vendemmiati, autore del film sul caso Aldrovandi “E’ stato morto un ragazzo” e a Leonardo Bianchi, news editor di Vice Italia. Dopo cena, spazio a “Balcani e Palestina: Memoria collettiva e narrazioni altre” con Francesca Rolandi (Università di Lubiana), Cecilia Della Negra e Graphic news e a chiudere djset di Lugi e Katzuma.
Le migrazioni sono invece al centro della giornata di sabato 13, “Visioni e distopie del presente”, tra i partecipanti, sempre a partire dalle 18, il regista di The Milky Way Luigi D’Alife, Sandro Mezzadra dell’Università di Bologna e Mediterranea Saving Humans. In serata proiezione di “Milano, via Padova” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella e concerto di Davide Fasulo Live Electronics.
Alle 14 di domenica in programma una tavola rotonda “con le diverse realtà con cui abbiamo condiviso parti di percorso in questi 10 anni” su “Lavoro, diffusione culturale e immaginari sociali”. Spiega Smk che il senso della propria esperienza “è radicato nel suo essere un collettivo. Questo non significa essere solo una forma di organizzazione ma un orizzonte grazie al quale immaginarci il nostro futuro. Come? Costruendo professionalità in percorsi di autoformazione, applicando dinamiche di solidarietà interna, affinando un’idea di lavoro davvero collaborativo in un’epoca in cui termini ‘smart’ come free-lance fanno spesso rima con precariato. Un momento di confronto orizzontale su alcune esperienze che, organizzandosi collettivamente, hanno provato a ri-creare il lavoro (materiale, intellettuale, creativo e sociale) in un’ottica di auto-gestione, creando meccanismi di solidarietà interna”. Alle 18, come detto, la chiusura affidata ad Ascanio Celestini.