Domenica, nell’ambito di una giornata di mobilitazione nazionale pensata per “immaginare una montagna d’inverno che non sia solo sci da discesa”, diverse iniziative anche sul territorio bolognese: si contesta in particolare il progetto per la nuova seggiovia Polla-Scaffaiolo.
La scorsa domenica in 12 località di otto regioni italiane “più di 40 realtà associative – tra le quali il nostro comitato – si sono mobilitate per chiedere di fermare la costruzione di nuovi impianti di risalita e immaginare una montagna d’inverno che non sia solo sci da discesa”, riferisce Un altro Appennino è possibile: “Oltre 1.000 persone hanno partecipato all’iniziativa lanciata da The Outdoor Manifesto e Bologna ha contribuito con almeno 250 presenze, distribuite tra l’escursione al Passo di Croce Arcana (insieme ad Ape Bologna e Appennino Splitboard) e quelle organizzate da Trekking Italia Bologna, dal Wwf Bologna e dal Cai dell’Emilia-Romagna, oltre ai tanti contatti promossi dal nostro banchetto informativo in piazza Maggiore, sempre a Bologna”. Il risultato “è ancor più importante se si considera che l’evento più partecipato è stata la salita al Passo di Croce Arcana- continua il comitato- per la quale non avevamo dato nessun appuntamento pubblico, volendo evitare di trovarci in difficoltà, con persone impreparate, in caso di condizioni meteo problematiche. La giornata invece ci ha premiato con il cielo azzurro e con tanti escursionisti che si sono aggregati alla nostra marcia dopo averne condiviso gli obiettivi”.
Scrive ancora il comitato: “Con queste immagini ancora negli occhi, attendiamo che il Tar si esprima sul nostro ricorso in merito alla nuova seggiovia Polla-Scaffaiolo. L’udienza dell’8 marzo scorso è stata infatti l’ultima del lungo procedimento e la sentenza ci verrà comunicata prima di Pasqua”.