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I SiCobas riprendono la lotta, “da LegaCoop solo vacue promesse”

Dall’incontro in prefettura nessun passo avanti da due settimane fa, circa venti dei facchini licenziati mesi fa restrebbero senza niente in mano: “Valuteremo una ripresa del confronto solo in presenza di proposte nuove”.

25 Febbraio 2014 - 19:56

“Ripartiamo con gli scioperi contro Granarolo e Legacoop”. La decisione dopo il nulla di fatto all’ultimo incontro in prefettura, ieri, in cui ci sono state fatte solo promesse vacue e senza soluzioni per tutti”.

Una ventina dei 51 facchini licenziati da Sgb rimarrebbero infatti senza occupazione, con in mano nient’altro che “impegni generici con scadenza a fine 2014: in pratica abbiamo atteso due settimane per farci dire le stesse cose”. Tanto più che dal prefetto il sindacato ha peraltro ricevuto di fatto un “prendere o lasciare: se entrano i primi 28 lavoratori per gli altri si chiudono le porte”.

Al rappresentante del governo i Si.Cobas hanno avanzato tre richieste: una ricollocazione per tutti gli operai entro giugno; un tavolo tecnico per il reinserimento lavoratori delle persone coinvolte nella vertenza; il ritiro di tutte le denunce a carico di coloro che hanno partecipato ai picchetti. “Il prefetto ci ha detto che riporterà queste richieste a Legacoop – fa sapere il sindacato – ma la prossima volta non accetteremo il tavolo in prefettura a meno che non ci siano proposte nuove comunicateci per iscritto. Se ci devono chiamare per ridirci sempre le stesse cose, è inutile. Valuteremo una ripresa del confronto solo in presenza di proposte nuove”.

Nessuno sconto infine al nuovo governo: “Se Poletti ministro del Lavoro non riesce a risolvere il problema di 51 licenziati, come può risolvere quello di 2,5 milioni di disoccupati?”.