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Il nuovo ministro del Lavoro e i facchini

Matteo Renzi sceglie l’imolese Giuliano Poletti, presidente nazionale Legacoop: poche settimane fa un chiaro intervento contro le lotte nella logistica e in difesa della Granarolo. E allo sviluppo va la bolognese Guidi, ex-presidente dei giovani Confindustria.

21 Febbraio 2014 - 20:11

Pochi minuti fa Matteo Renzi ha comunicato i nomi dei nuovi ministri. Tra questi c’è anche Giuliano Poletti, a cui vanno deleghe sicuramente delicate: Lavoro e Politiche sociali. Chi è costui? Imolese, è il presidente nazionale di Legacoop. Di quale natura possa suo rapporto con le tematiche del lavoro se n’è avuta idea poco meno di un mese fa, quando Poletti è intervenuto sulla vertenza dei facchini bolognesi con una strenua difesa della Granarolo. La protesta dei lavoratori “ha assunto forme preoccupanti”, dichiarò Poletti. “Non e’ ammissibile che a Granarolo venga imputata la responsabilita’ delle scelte di una cooperativa in passato sua subfornitrice: e’ a questa che i lavoratori dovrebbero indirizzare la loro protesta”, aggiunse Poletti. Se queste sono le premesse…

Da segnalare anche un’altra nomina che riguarda il territorio bolognese: quella di Federica Guidi, scelta per guidare il ministro allo Sviluppo economico. Figlia del patron di Ducati energia, Guidalberto Guidi, è l’ex presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. In passato è stata “corteggiata” anche da partiti di centrodestra. Anche in questo caso, il legame tra delega assegnata e storia personale del ministro la dicono lunga sul profilo del  nuovo esecutivo. Sempre da Bologna, infine, arriva il nuovo ministro all’Ambiente, Gianluca Galletti, dell’Udc.