L’ha presentata il Comune. “Valuteremo collettivamente il documento”, è la risposta dei fattorini, che intanto avvertono: “Servono sforzi, anche di carattere sanzionatorio e vincolante che costringano le piattaforme ad avviare una negoziazione”.
La lotta dei riders strappa la possibilità di arrivare ad una “Carta dei diritti dei lavoratori digitali nel contesto urbano”. La bozza di un documento così intitolato è stata presentata ai fattorini dalla Giunta del Comune, nel corso di un incontro svoltosi due giorni fa. Racconta Riders Union: “Dallo sciopero del 23 molte cose si sono mosse. Mentre alcune piattaforme hanno dato timidi segnali di apertura al confronto (tutti da verificare), altre non hanno dato alcuna risposta preferendo invece peggiorare le nostre condizioni di lavoro. Nonostante questo, il valore della nostra lotta e l’esemplarità della nostra esperienza sono state nuovamente riconosciute ieri al tavolo riconvocato dall’Amministrazione comunale di Bologna, alla presenza degli assessori Lombardo, Lepore, Priolo e Aitini. Erano presenti anche i sindacati confederali, che hanno sottolineato come il lavoro delle piattaforme debba essere ricondotto alla disciplina del lavoro subordinato e ad un CCNL di categoria.La proposta avanzata dall’amministrazione è stata quindi una bozza di ‘Carta dei diritti dei lavoratori digitali nel contesto urbano’, finalizzata alla costruzione di un livello di tutela minimo, che a partire da quello dei/delle riders abbracci tutti coloro che ‘nell’esercizio della propria attività professionale si servono di una o più piattaforme’. Da parte nostra abbiamo espresso interesse per la direzione presa da questo percorso, allo stesso tempo però abbiamo ritenuto di sottolineare come sia necessario mettere in campo sforzi, anche di carattere sanzionatorio e vincolante che costringano le piattaforme ad avviare una negoziazione con le rappresentanze dei lavoratori in tempi brevi, per scalfire l’arrogante rifiuto ad ogni reale confronto non solo con i lavoratori, ma anche con le istituzioni stesse, tanto in Italia quanto nel resto d’Europa”.
Conclude Riders Union: “Seguendo le pratiche democratiche che hanno contraddistinto il percorso sin ora, nei prossimi giorni riporteremo la discussione nelle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici per valutare collettivamente questo documento e decidere il da farsi, consci come sempre che la posta in palio è ad alti livelli e che dipende in gran parte da noi. Avanti riders!”.