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Hobo: “Punto ristoro? Improvvisato per non farci occupare” [foto]

L’ex bar di Filippo Re non era affatto pronto per l’inaugurazione, spiega Hobo dopo l’occupazione di oggi: c’è ancora il bancone, mancano i controsoffitti, è pieno di rifiuti. L’ateneo sporge denuncia.

12 Settembre 2014 - 20:00

Hobo - © Michele Lapini“Ci sono ancora molte parti incomplete”: il controsoffitto è senza pannelli, con cavi e tubi scoperti, e il retro è pieno di rifiuti, “hanno tolto il vetro e messo il lucchetto alla porta per nasconderlo”. E’ quanto spiegano gli studenti di Hobo, che stamattina hanno occupato l’ex bar del campus di via Filippo Re, replicando in conferenza stampa all’Ateneo che aveva parlato di “prepotenza” dei ragazzi che “impedisce l’accesso e l’utilizzo di luoghi importanti per la totalità degli studenti”. Sul bancone del vecchio bar di Agraria, chiuso a luglio e oggi occupato, c’è un forno a micro-onde non collegato alla corrente, mentre “le macchinette del caffé dovevano portarle stamattina solo per fare scena”.

“I lavoratori del bar sono stati lasciati a casa – spiegano – subito, scavalcando ogni procedura e ogni tipo di controllo e trasparenza, l’Ateneo in pochi giorni ha deciso di aprire questa sala studio, per evitare che ci fosse un nuovo spazio autogestito da parte nostra”. Un improvvisazione, in sostanza, per non lasciare lo spazio inutilizzato e quindi nel mirino delle occupazioni. L’ateneo ha fatto sapere di aver sporto denuncia contro i ragazzi di Hobo. A spalleggiare l’Alma Mater ci pensa la Sinistra universitaria, condannando pubblicamente l’occupazione.

> Le foto pubblicate sul profilo Facebook di Hobo:

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