La famiglia ha ricevuto un biglietto in cui lo studente detenuto in Egitto afferma di essere in buona salute, ma la campagna Patrick Libero: “Questa lettera ci ha preoccupato a causa delle sue brevi parole e del suo tono formale”, Patrick vive in una “situazione nebbiosa che ha contribuito al deterioramento dello stato mentale”.
Patrick Zaky dal carcere: “Sono in buona salute, e spero che tu sia in buona salute”. E’ il biglietto ricevuto dalla famiglia dello studente dell’Università di Bologna arrestato in Egitto. Lo ha diffuso la campagna Patrick Libero, spiegando: ieri “la famiglia di Patrick è riuscita a mandargli del cibo ed a rassicurarsi che sta in buona salute grazie a poche parole che ha inviato in una lettera molto breve. E nonostante la nostra felicità per aver ricevuto una nuova lettera da lui, questa lettera ci ha preoccupato per la sua salute mentale a causa delle sue brevi parole e del suo tono formale. La settimana scorsa la famiglia di Patrick ha potuto vederlo e hanno scoperto che invia regolarmente lettere alla sua famiglia e ai suoi amici, ma ne abbiamo ricevute solo due in cui ci ha rassicurato sul suo benessere e ci ha chiesto alcuni detersivi e medicine, e non ha ricevuto nemmeno le tante lettere che gli sono state inviate dalla sua famiglia e dai suoi amici. Questa situazione nebbiosa si è prolungata, sia nelle visite che nella comunicazione, e ha contribuito al deterioramento dello stato mentale di Patrick; non ricevendo nemmeno le lettere scritte le cui parole avrebbero potuto rallegrarlo. Questo stato è diventato preoccupante per la sua famiglia e i suoi amici e non sappiamo quando finirà. Chiediamo di porre fine a queste condizioni di visita confuse e nebbiose, di comunicare correttamente fino alla prossima udienza e rinnoviamo la nostra richiesta per il rilascio di Patrick George”.