Attualità

Francoforte sul Meno / “Verso uno sciopero sociale transnazionale” [video]

Gli workshop all’indomani della contestazione della Bce nel racconto di ∫connessioni precarie e le immagini riprese mercoledì da ZicTv all’interno del “blocco verde”.

20 Marzo 2015 - 10:59

Sciopero sociale @ BlockupyBce (foto ∫connessioni precarie)Dopo le manifestazioni di mercoledì, ieri a Francoforte attivisti da tutta Europa si sono confrontati in una giornata di assemblee e workshop, nella direzione di una generalizzazione continentale del processo di sciopero sociale. A fornirne un racconto, sui social network, è il collettivo bolognese  ∫connessioni precarie: “Si incontrano precarie e precari da ogni parte d’Europa, i migranti che hanno preso parte agli scioperi della logistica in Italia, i lavoratori che hanno bloccato i magazzini di Amazon in Germania, sindacati dei lavoratori dei servizi sociali, del tessile, della logistica dei call centers dei metalmeccanici e dei commessi da Svezia, Francia, Gran Bretagna Portogallo Belgio Italia Germania”.

“A partire dalle lotte della logistica il primo workshop ha sottolineato la necessità di organizzare lotte attraverso i confini – racconta il collettivo –  capire le diverse situazioni locali mettendole in connessione a partire da piattaforme e interessi comuni. Il secondo workshop ha discusso delle diverse esperienze di lotta in Europa e del rapporto di solidarietà tra le lotte dei lavoratori e gli esterni: la solidarietà va ripensata, non sostituisce l’organizzazione nei luoghi di lavoro ma deve allargare la comunicazione politica. Si è discusso del ruolo del sindacato e di come connettere vertenze collocate lungo una stessa catena di lavoro e sfruttamento”.

“Il terzo workshop sul lavoro migrante e la mobilità – si legge poi – ha discusso a partire dalle esperienze di lotta dei migranti quale sfida la mobilità del lavoro pone all’organizzazione delle lotte. C’è una frammentazione che deve essere superata con maggiore coordinamento e campagne comuni. I migranti non sono separati, anche se ci sono diversi status bisogna sapere che i migranti sono parte dello stesso processo di precarizzazione che deve coinvolgere movimenti e sindacati in una comune comunicazione politica”.

Infine, “il workshop sulle parole chiave ha sottolineato che per la prima volta possiamo condividere una piattaforma realmente europea che non sia la sommatoria di rivendicazioni locali. Le rivendicazioni sono strategiche: devono allargare il piano dell’organizzazione e connettere le lotte locali sul piano europeo, creando una sfera di comunicazione politica e obiettivi condivisi. L’organizzazione di uno sciopero transnazionale è l’ambizione, una piattaforma comune è la base per iniziative e campagne condivise per realizzarla! Salario minimo europeo, welfare e reddito europei, permesso di soggiorno minimo per i migranti verso uno sciopero sociale transnazionale! “.

> Il video di ZicTv al corteo di mercoledì: