Attualità

“Cura il gatto nero: salva Radio Onda d’Urto!”

Causa Covid-19, quest’anno la festa di autofinanziamento della storica emittente antagonista bresciana non si è potuta svolgere e di conseguenza “al momento la Radio non ha le risorse per affrontare un intero anno di trasmissioni”, fa sapere la redazione lanciando una campagna abbonamenti e di sostegno per il 2020-2021.

09 Settembre 2020 - 11:47

Quest’anno, causa Covid-19, la Festa di Radio Onda d’Urto non si è potuta svolgere e “non ci vogliamo girare attorno: al momento, la Radio non ha le risorse per affrontare un intero anno di trasmissioni”, fa sapere la redazione dell’emittente antagonista bresciana, lanciando l’appello “Cura il gatto nero: salva la radio!” per l’anno radiofonico 2020-2021. Una campagna abbonamenti e di sostegno [info] tramite crowdfunding “fondamentale per la propria esistenza. Abbonati e fai abbonare, per garantire un altro anno di informazione libera, senza padrini, padroni nè pubblicità, oppure sostienici tramite crowdfunding”, scrive Radio Onda d’Urto: “Abbiamo bisogno, ora più che mai nella nostra storia iniziata nel lontano 1985, del sostegno di tutta la nostra comunità d’ascolto. Quella comunità, che negli ultimi, durissimi mesi si è allargata e ha interagito con forza sulle frequenze della Radio. Dentro la pandemia, crediamo infatti che sia emersa con chiarezza e nitidezza l’importanza di uno strumento radiofonico come Radio Onda d’Urto, luogo di vicinanza, innanzitutto, per superare il distanziamento fisico, ma pure spazio di confronto, di scambio, di discussione anche dialettica, di analisi critica di quanto sta accadendo e che accadrà. Alla luce della crisi attuale pensiamo quindi che Radio Onda d’Urto serva, oggi più che mai. Alla Radio, però, serviamo noi. Adesso”.