Il collettivo dopo l’ultimo incontro in Comune con il capo di gabinetto Montalto e il presidente del Navile, Ara: “Passare a un percorso concreto o si tornerà a dare battaglia”.
Nel cammino verso una nuova sede per Crash c’è una “possibile soluzione positiva”, ma ancora è “insufficiente la discussione in merito ai tempi e modalità”. E’ l’aggiornamento di cui dà conto il collettivo: “Lo scorso venerdì si è tenuto a palazzo d’Accursio un tavolo tra una nostra delegazione ed esponenti della giunta comunale come il capo di gabinetto Montalto, tecnici e il presidente del quartiere Navile Ara. L’incontro si è focalizzato su un’ipotesi rispetto alle precedenti cinque possibilità. Tornata la nostra delegazione in assemblea generale riteniamo l’ipotesi discussa come una possibile soluzione positiva della ‘vertenza Lab. Crash’, ma consideriamo ancora insufficiente la discussione in merito ai tempi e modalità. Durante il prossimo incontro che si terrà a palazzo d’Accursio venerdì rivendichiamo la necessità di fissare un’agenda precisa e le modalità di conclusione del percorso. Ad oggi quindi siamo ancora nel tempo delle ipotesi che per noi non vuol dire attesa ma al contrario è il momento del confronto, della discussione e di movimento per iniziare ad immaginare il futuro prossimo”.
Continua Crash: “I centri sociali da tutta Italia ed Europa solidarizzano con la nostra esperienza sullo slogan ‘non c’è Bologna senza spazi sociali’, e la nostra riposta e saluto è nella continuità e nell’apertura a nuove energie verso il nostro percorso di autogestione e occupazione. L’ultima occasione è stata nelle belle giornate di autogestione e resistenza a novembre nell’ex Veneta. ‘Non serve un metereologo per capire da che parte tira il vento!’ e nel caso non si dovesse passare quanto prima dall’ipotesi al percorso concreto di ricezione delle istanze sollevate dalla ‘vertenza Lab. Crash’, si tornerà a dare battaglia in strada e ad aprire spazi vuoti e non utilizzati di enti pubblici e privati di cui Bologna è sciaguratamente piena. Crash Again and Again…”.