Manifestazione da piazza Ravegnana con blitz contro Feltrinelli, banche e Eataly. A fine corteo, incursione all’interno dell’ex caserma per “dichiarare battaglia alla speculazione”.
“No rendita, no speculazione, no Jobs act, Renzi stai sereno, #civediamoingiro”. E’ lo striscione portato per le strade del centro di Bologna, nella serata di oggi, durante la “piazza itinerante” lanciata dall’assemblea cittadina che si è svolta la scorsa settimana a Scienze politiche, originariamente promossa nell’ambito delle iniziative in programma per costruire la mobilitazione dell’11 luglio a Torino. Come annunciato, la manifestazione si è snodata in modo tale da “colpire alcuni dei luoghi che oggi ben rappresentano il modello Renzi-Poletti e il Jobs act, la produzione di precarietà e le opere della speculazione urbana”.
Per cominciare i manifestanti, che si sono concentrati sotto le Due torri, hanno sanzionato la Feltrinelli di piazza Ravegnana attaccando sulle vetrine adesivi che promuovevano “80 euro di sconto” (come gli 80 euro di Renzi) in favore di precari e studenti. Più avanti, nel mirino del corteo sono finite la sede della banca d’Italia e una filiale della Deutsche bank, macchiate di vernice rossa. Nello store Eataly, invece, i manifestanti sono entrati con uno striscione e con materiale contente frasi estratte dall’intervista, pubblicata lo scorso aprile su Zic.it, al giovane precario licenziato dall’azienda targata Oscar Farinetti, pronto ad allargare il proprio impero grazie all’operazione Fico: un modo per denunciare i meccanismi di sfruttamento che si nascondono dietro il “fiore all’occhiello del made in Italy”.
Infine, dopo aver percorso via Castiglione, la manifestazione è arrivata sui viali e lì è scattata un’occupazione all’interno dell’ex caserma Staveco, simbolo delle operazioni di speculazione in corso in città, dove si resterà per una serata all’insegna della musica e della socialità. Per domani mattina alle 11 è in programma una conferenza stampa.
> Le foto della manifestazione:
https://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157645313381066/show
> Il comunicato diffuso dopo l’occupazione della Staveco:
Oggi è stata un’importante giornata di lotta e mobilitazione per Bologna. Nonostante lo spostamento del vertice europeo inizialmente previsto per l’11 luglio a Torino, una piazza itinerante composta da diverse centinaia di precar@, student@, lavorat@ e migranti si è
appropriata del centro e delle strade della città per gridare forte “No” al governo Renzi e alla Troika, al sistema Poletti e al Jobs Act, alla speculazione e alla rendita. Abbiamo sanzionato la Feltrinelli e Eataly/Coop Amabasciatori, per rivendicare reddito per precari e disoccupati e per opporci a Fico e al sistema Farinetti.
Abbiamo sanzionato con vernice rossa e fumogeni Bankitalia e Deutsche Bank, simboli materiali della finanziarizzazione che strangola le nostre vite. La piazza itinerante è arrivata sui viali: qui abbiamo aperto il cancello dell’ex area militare Staveco, per occuparne gli edifici. La Staveco è infatti al centro di uno dei più grossi progetti di gentrification e speculazione urbana, con la svendita di alcuni stabili Unibo di via Zamboni e il decentramento di una parte dell’università-azienda. Concludere qui la piazza itinerante vuol dire dichiarare battaglia ai progetti di speculazione e aziendalizzazione. Significa rilanciare immediatamente un processo di mobilitazione verso i prossimi giorni e mesi.
Giovedì ore 11 conferenza stampa alla Staveco occupata