Il leader leghista domattina in zona universitaria per incontrare Ubertini, Cua e Hobo danno appuntamento alle 9 in via Zamboni. Oggi nuova autoriduzione in mensa.
Il leader leghista Matteo Salvini tornerà domani a Bologna per la campagna elettorale di Lucia Bergonzoni, dando seguito alla sua dichiarazione di alcune settimane fa: “Prenderò un caffè in zona universitaria”. Prima di collegarsi in diretta, in tarda mattinata, con un talk show televisivo, Salvini incontrerà infatti il rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini.
I collettivi universitari non hanno perso tempo: sia Cua sia Hobo, poco dopo l’annuncio della Lega, hanno chiamato la contestazione per domattina alle 9. Così il Cua su Facebook: “La zona universitaria di Bologna è una zona meticcia, che vive di lotte e solidarietà, rifiutando ogni forma di razzismo. Per questo crediamo che la presenza di Salvini, in via Zamboni, rappresenti una provocazione da respingere! La Lega Nord è un corpo estraneo a Bologna, lo abbiamo detto molte volte, mostriamo a Salvini, alla Borgonzoni e a tutta la cricca di fascio-leghisti che questo non è un posto per loro! Pronti a presidiare e a difendere la nostra zona universitaria invitiamo tutti a venire in via Zamboni, trovandoci davanti al 36, dalle ore 9.00”.
Hobo: “Ancora una volta il rappresentante della casta leghista farà il suo tour elettorale e questa volta annuncia di voler venire all’università. Il rettore Ubertini gli ha concesso un incontro ufficiale: si tratta di una cosa estremamente grave, una chiara presa di posizione politica di un rettore che in questi pochi mesi si è già distinto per la militarizzazione dell’ateneo e i provvedimenti disciplinari contro gli studenti, oltre che nel proseguire l’opera di smantellamento e aziendalizzazione del sapere e della formazione. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: non si concede libertà di opinione a persone la cui opinione costa migliaia di morti e sofferenza sociale; a fascisti e razzisti l’unica libertà che riconosciamo è quella di tacere. Salvini vattene, Ubertini dimettiti: fuori la casta dall’università! Appuntamento davanti al Rettorato (Via Zamboni, 33) alle ore 9”.
In zona universitaria è stata comunque una giornata ‘calda’ anche oggi: il Cua ha messo in atto una nuova autoriduzione in mensa, “ancora una volta a dire che 3 euro è il prezzo giusto e dignitoso per accedere ad un pasto completo – si legge in una nota – Prima siamo voluti passare nuovamente dai palazzi in cui si chiudono i vertici universitari. Alle 12.00, mentre in piazza Verdi si teneva un banchetto della campagna Mo’ Basta, un gruppo di studenti e studentesse è salito a palazzo Paleotti e da lì ha calato un lungo striscione e lanciato volantini che annunciavano un’altra giornata di autoriduzione. Da piazza Verdi ci siamo mossi in corteo verso la mensa universitaria e ancora una volta abbiamo voluto segnalare e denunciare, sui muri del rettorato, il silenzio dell’Alma Mater rispetto ad un bisogno stringente per tanti e tante. Arrivati in piazza Puntoni , con la forza dei numeri e la pressione messa in campo, oltre al pasto a 3 euro, abbiamo strappato la volontà politica da parte della dirigenza della mensa ad invitare l’Alma Mater ed Er.go all’apertura di un tavolo a partire dalle nostre rivendicazioni.Giovedì torneremo nuovamente in mensa ad autoridurci il costo del pasto. A partire da quella giornata, il 12 maggio, se ancora non ci dovesse essere la data di apertura di un tavolo sulle nostre rivendicazioni, torneremo in mesa tutti i giorni per autoridurci il pranzo. Perché l’accessibilità ad un pasto completo non può essere garantita soltanto un giorno a settimana dalle autoriduzioni”.