Acabnews Bologna

Arrivano le “sentinelle” omofobe

Domenica in piazza San Francesco la veglia del movimento fondamentalista, spesso spalleggiato dai neofascisti. Tpo e Rifondazione annunciano l’assedio musicale.

02 Ottobre 2014 - 17:39

posizioniMatrimonio? “Soltanto tra un uomo e una donna”. Adozioni? “Un bambino ha il diritto ad avere la sua mamma e il suo papà” . Il ddl omofobia? “Un testo liberticida”. Sono le posizioni medievali che si possono leggere sul sito delle “Sentinelle in piedi”, un movimento che pur definendosi “aconfessionale” professa le posizioni del peggiore fondamentalismo cattolico. Le loro gesta trovano spesso spazio su “Tempi”, il giornale di Comunione e Liberazione, e alle loro “veglie” si sono presentati in molti casi i militanti di Forza Nuova.

Questa domenica, come in diverse altre città italiane, manifesteranno a Bologna, in piazza San Francesco dalle 17. Non mancheranno le contestazioni. Scrive il centro sociale Tpo: “Veglieranno in piedi e in silenzio. Noi no! Al loro silenzio preferiamo la musica, alla loro famiglia eteronormata preferiamo la libertà di scegliere con chi fare famiglia, chi amare e come autodeterminarci. Contro la chiusura omofoba delle sentinelle noi rispondiamo con l’apertura e la lotta alll’omofobia, transfobia e lesbofobia”.

“Abbiamo deciso di puntare per loro la (s)veglia – prosegue la nota – e per questo domenica saremo dalle 15 in piazza San Francesco con tutt@ quell@ che si vorranno mobilitare contro l’omofobia. Allo stare in piedi in una veglia preferiamo scegliere le posizioni, che più sono varie più fanno godere”.

Ci sarà anche Rifondazione Comunista: “Non intendiamo rimanere silenti, ne permettere che non ci sia una risposta della nostra città a questa provocazione, siamo determinati a portare un’assalto sonoro in piena regola in quella piazza”, contro coloro che “vigilano affinché non sia possibile accettare forme diverse di amore, affinché non siano legittime le multiformi identità e preferenze sessuali, vigilano affinché non si mettano in discussione modelli sociali stereotipati e difesi dalla chiesa cattolica, vigilano per difendere lo status quo come strumento di controllo (ed ordine) sociale”.