Premier all’Arena del Sole sabato 16 giugno. Per costruire la “giornata di mobilitazione” appuntamento mercoledì 6 giugno’012 h21 in piazza S.Francesco: “Non siamo più disposti a pagare questa crisi, si può trovare una via d’uscita alternativa”.
> Il comunicato:
Diritti, nuovo welfare, reddito: questo è il futuro che vogliamo!
Mario Monti sarà uno degli ospiti del dibattito “il futuro dell’Italia” il 16 Giugno a Bologna all’Arena del Sole, all’interno del programma della prima edizione della Repubblica delle idee.
Questa notizia ci giunge mentre eravamo a Francoforte, nel cuore della governance finanziaria europea, per contestare, bloccando gli istituti bancari, assicurativi e del debito, le politiche di austerità imposte dalla Troika come unica possibile via di uscita dalla crisi; per aprire uno spazio politico di costruzione di una “nuova” Europa, da ripensare collettivamente, un’Europa dei movimenti dentro la crisi, un’Europa dei diritti contro la dittatura della BCE.
Da agosto, quando è stata ricevuta quella maledetta lettera di Draghi e Trichet , le nostre biografie immerse nella crisi parlano di flessibilità, inoccupazione, disoccupazione, ricerca continua di un lavoro, impossibilità di pagare affitti o arrivare a fine mese.
Cancellazione dei diritti, distruzione del welfare, licenziamenti, saccheggio dei beni comuni, suicidi dovuti alla crisi sono diventati la cifra che scandisce la nostra quotidianità.
Siamo tutti sempre più poveri e con meno diritti.
Ci sembra inaccettabile che Mario Monti venga a Bologna a discutere di “futuro”, un futuro che ci viene negato ogni giorno, a causa delle politiche di massacro sociale sperimentate sulla nostra pelle.
Mario Monti, lo stesso che ha imposto sulle nostre teste la missione che la troika gli ha assegnato: tagli all’insegna del sacrificio, della colpa e della criminalizzazione di ogni forma di dissenso.
Sta crescendo l’opposizione alle politiche di austerity, comincia ad emergere il rifiuto netto dell’idea che esista una strada unica, oggettiva, neutra, e quindi tecnica e non politica, per affrontare e provare ad uscire dalla crisi.
La possibilità di riprenderci il futuro passa solo da politiche che rimettano al centro rivendicazioni reali che parlano delle nostre vite: reddito e diritti del lavoro contro precarizzazione sempre più diffusa; beni comuni contro privatizzazioni; democrazia contro dittatura della finanza.
Agli uomini e alle donne di questa città che non accettano sacrifici, ricatti e tagli, proponiamo di scendere in piazza il 16 giugno per dire chiaramente a Monti e al suo governo che non siamo più disposti a pagare questa crisi, ma pensiamo che si possa trovare una via d’uscita alternativa che parli di diritti, nuovo welfare, reddito e democrazia: l’unica strada per riprenderci il futuro e le nostre vite.
Invitiamo tutte e tutti a un’assemblea pubblica Mercoledì 6 Giugno alle ore 21 in piazza San Francesco per costruire insieme questa giornata di mobilitazione.
Centro sociale Tpo, SADIR