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Amburgo / No G20, gli arrestati internazionali restano in carcere [audio]

Sono complessivamente una trentina, tra di loro i sei italiani: per tutti il giudice ravvisa il pericolo di fuga. Il legal team annuncia nuove istanze di scarcerazione, in attesa del processo previsto per agosto.

21 Luglio 2017 - 12:33

(da Radio Onda d’Urto)

Gli avvocati del Legal team No G20 denunciano un “atteggiamento particolarmente rigido nei confronti degli attivisti internazionali” arrestati durante le giornate di lotta contro il vertice G20 che si è svolto il 7 e 8 luglio 2017 nella città tedesca.

Nelle udienze di convalida degli arresti, ancora in corso, per quanto riguarda i 6 italiani solo un compagno diciottenne ha ricevuto l’ok per la scarcerazione, previo pagamento di una cauzione di 10mila euro.

Fabio – questo il nome del compagno – rimarrà però in carcere: la Procura di Amburgo ha infatti presentato un ricorso immediato, che è stato accolto dal Tribunale.

Anche gli altri 4 compagni e una compagna restano in carcere in attesa del processo. Lo stesso è accaduto a quasi tutti gli altri internazionali: il pretesto sarebbe il pericolo di fuga. Gli arrestati tedeschi invece in buona parte sono stati rilasciati, ma complessivamente restano in prigione comunque circa una trentina di manifestanti (dei circa 55-60 trattenuti che risultavano all’indomani della proteste, ndr)

Ora gli avvocati del Legal team presenteranno la prossima settimana una nuova istanza di scarcerazione, poi bisognerà attendere il processo che potrebbe cominciare già ad agosto.

> Da Amburgo l’aggiornamento sulle udienze e sulle condizioni di detenzione dei compagni italiani e degli altri arrestati con l’avvocata del Legal team Maja Beisenhertz:

 

> E’ stata  promossa una campagna a sostegno degli arrestati italiani: su Osservatorio repressione gli indirizzi per scrivere loro in carcere