Acabnews Bologna

Aiuola in porta San Donato, il Comune
ha preso tutti in giro [foto]

Dopo un anno e mezzo chiude il cantiere, ma al posto del promesso ripristino dell’area verde nata da un’azione di guerrilla gardening c’è un triste ciottolato.

21 Settembre 2017 - 15:48

“Sulla centralina interrata non verrà fatta una colata di cemento ma verrà lasciato uno strato di terra in grado di accogliere almeno degli arbusti. A Tper spetterà la gestione futura di quel verde pubblico”, con la possibilità “di una collaborazione per la gestione dell’aiuola futura tra Tper e i ‘cittadini’ che se ne volessero prendere cura”. Così parlava a marzo 2016 l’allora assessora all’urbanistica Patrizia Gabellini, a proposito dell’area verde nata tre anni prima in porta San Donato durante un raduno nazionale di guerrilla gardening, battezzata “aiuola Donata”, sacrificata per i lavori della sottostazione elettrica dei filobus Crealis (oggi Emilio). A lanciare l’allarme, poco prima, era stata ‘associazione che la curava quotidianamente, “Terra di Nettuno”.

Ma quel che la giunta Merola 1 promise, la giunta Merola 2 non mantiene: come mostra la foto in questa pagina e le altre, scattate nel corso dell’estate, nella gallery qui sotto, non è stato deposto alcuno strato di terra e al termine dei cantieri, oggi, è visibile un mesto ciottolato. Il breve comunicato del Comune, sulla fine lavori, parla di viabilità, autobus, semafori e telecamere, sull’area verde non spende neanche una parola.

> Nella fotogallery: lo spiazzo sterrato prima che diventasse aiuola, l’aiuola, le ultime fase dei lavori da luglio a oggi
(le prime due foto sono di Terra di Nettuno, quelle successive di Zic)

 

Che fine ha fatto Donata?