Approvata questa mattina dopo lungo iter parlamentare la legge che rende legale l’interruzione di gravidanza nel paese sudamericano. Mujeres Libres sul Crescentone con striscione e cori: “Oggi l’Argentina, domani il mondo intero. Aborto libero ovunque”. Non Una di Meno: “Traguardo importante”, ma “non ci fermiamo qui”. Interventi anche da Laboratorio Cybilla e La Mala Educacion.
“Oggi l’Argentina, domani il mondo intero. Aborto libero ovunque”, ma anche “in Argentina finalmente l’aborto legale! Ci uniamo alla gioia delle compagne argentine, che hanno lottato insieme per veder rispettata la loro libertà di scelta! Se va a caer”. E’ quanto scrive sui social network il collettivo Mujeres Libres, che nel tardo pomeriggio di oggi ha srotolato uno striscione davanti all’albero di Natale allestito in piazza Maggiore, intonando cori e accendendo fumogeni per celebrare l’avvenimento. Anche Non Una di Meno Bologna festeggia con un post sui social l’approvazione della legge che rende legale l’interruzione di gravidanza nel paese sudamericano, scrivendo: “Ancora trepidanti per la gioia immensa arrivata questa mattina dall’Argentina, ci uniamo al grido #EsLey. La lotta femminista e transfemminista cresce anche grazie a momenti come questo. Dopo il lungo e per nulla semplice percorso collettivo che ha portato a questa legge, possiamo finalmente esultare insieme allə compagnə di tutto il mondo per questo traguardo importante, che apre nuove strade verso il presente femminista che vogliamo! Non ci fermiamo qui. #AbortoLegal2020”.
Si unisce al coro anche il Laboratorio Cybilla: “È notizia di questa notte che in Argentina è finalmente stata approvata la legge sull’aborto. Con immensa gioia ed emozione ci uniamo con il cuore alle compagne argentine che hanno lottato ogni giorno affinché ciò fosse possibile! ¡Abajo el patriarcado se va a caer, se va a caer! ¡Arriba el feminismo que va a vencer, que va a vencer!”, mentre il collettivo La Mala Educacion scrive: “È finalmente successo: dopo una discussione durata più di dodici ore, il Senato argentino ha approvato la legge che depenalizza e legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), che verrà effettuata gratuitamente nelle strutture pubbliche fino alla quattordicesima settimana di gestazione. Benché la legge abbia dei limiti – prevede innanzitutto l’obiezione di coscienza, come in Italia – questo risultato è una grandissima vittoria, storica e potentissima, alla quale non si sarebbe mai arrivati senza l’agitazione permanente di migliaia e migliaia di donne, senza la marea verde che non si è mai arresa nè stancata di invadere le strade, senza l@ compagn@ che hanno lavorato quotidianamente sul territorio, senza il movimento transfemminista Ni una menos, senza I quindici anni di attività della Campaña Nacional por el Derecho al Aborto Legal, Seguro y Gratuito”.