Si è tenuta questa mattina, come ogni anno, la cerimonia commemorativa nel luogo in cui Francesco Lorusso, studente di Lotta Continua di ventisei anni, venne ucciso da un carabiniere l’11 marzo 1977.
Al numero 37 di via Mascarella, come ogni anno, si è ripetuta per la trentaduesima volta la cerimonia commemorativa per Francesco Lorusso. L’11 marzo 1977, Francesco, studente di medicina e militante di Lotta Continua, viene raggiunto da una pallottola mentre sta corredo assieme ai suoi compagni per trovare riparo dalle cariche delle forze dell’ordine all’angolo fra via Irnerio e via Mascarella. Fa in tempo a dire “mi hanno beccato”, fare qualche passo fino al numero 37, per poi crollare a terra. Muore a ventisei anni, a ucciderlo è un carabiniere di leva, che in seguito, come quasi sempre accade, verrà prosciolto dall’accusa di omicidio. Di quella giornata rimangono i numerosi fori di proiettile sparati dal carbiniere che colpirono l’edificio di via Mascarella, una targa commemorativa in onore di Francesco, e il ricordo di quanti ogni anno si ritrovano nello stesso luogo e alla stessa ora in cui il giovane venne assassinato: 11 marzo, via Mascarella 37, ore 10:15. Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato studenti, lavoratori, molti ex di Lotta Continua, il fratello di Francesco, Giovanni e l’università di Bologna, che ha portato in omaggio una corona di fiori. Durante la cerimonia, oltre alla ribadita volontà di non far perdere il ricordo dell’omicidio di Francesco e di trasmettere la memoria di quelle giornate alle nuove generazioni, è stato richiesto per l’ennesima volta al comune di Bologna di intitolare una strada in sua memoria. Per far sì che il ricordo di quanto successe in una mattina di marzo di trentatre anni fa non svanisca, e perché la figura di Francesco Lorusso rimanga ben impresso nella città, a futura memoria.
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