Intensa giornata in Val di Susa, cominciata con l’apparizione notturna di una trivella a Chiusa di San Michele. Ripubblichiamo alcuni aggiornamenti da InfoAut.
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ORE 7,30 Verso le 4 di questa notte una trivella è stata piantata nel comune di Chiusa di San Michele, nell’area Rfi, nei pressi della stazione ferroviaria. Ancora una volta di notte, ancora una volta protetti da centinaia di poliziotti, alla faccia della trasparenza tanto decantata dal trio Virano Bresso e Saitta. Ancora una volta a testimonianza del fatto che i sondaggi in val di Susa si fanno, sì, ma solo in una valle completamente militarizzata!
Lo stesso sindaco di Chiusa di San Michele non è stato avvisato, come era stato invece assicurato dal prefetto Padoin nella conferenza stampa di avvio dei sondaggi… Il sindaco, Domenico Usseglio, si è presentato anch’egli al presidio chiedendo spiegazioni e di poter verificare quando succedeva alla stazione. Ha denunciato il metodo ancora una volta utilizzato, preoccupandosi di ricordare, come aveva già fatto nei mesi precedenti alle autorità competenti, che la zona in questione è ancora ricca di ordigni militari della II guerra mondiale (uno dei quali estratto nel marzo del 2009) e sarebbe dovuta essere quantomeno prima bonificata.
Come ieri, quando sono iniziati i sondaggi a Susa, e come sempre sarà, anche questa mattina è stata immediata la risposta del popolo No Tav. In meno di un’ora due presidi, che ora contano centinaia di persone, si sono radunati, uno nei pressi della rotonda sulla strada che porta alla stazione, sulla statale 25, l’altro sulla statale 24. Qualche tafferuglio si è verificato al primo dei due presidi, vicino alla stazione, nei pressi del passaggio a livello, quando la polizia ha respinto con spintoni e manganelli persone munite di regolare biglietto, impedendo loro di accedere alla stazione e altri manifestanti che si trovavano ai bordi della strada. Lo stesso Alberto Perino è stato spintonato e gettato a terra.
ORE 13,30 Altra azione No Tav, nel segno dell’insegovernabilità della Valle che resiste da parte delle forze di polizia: bloccata la prestigiosa linea Tgv alla stazione di Sant’Antonino! Dopo l’assemblea che si è tenuta al presidio di Sant’Antonino, il blitz alla stazione!
ORE 14 E dopo il blocco del Tgv alla stazione di Sant’Antonino, i No Tav si sono spostati, in un gruppetto, prendendo il treno regionale, a Condove: scesi alla stazione si sono diretti verso il sito della trivellazione (che è dentro un’ala della stazione valsusina), cogliendo di sorpresa le forze dell’ordine, arrivando fin sotto i piedi della macchina, ribadendo “Giù le mani dalla Valsusa!”. Il blitz ha creato scompiglio tra le forze di polizia, che si son fatte trovate impreparate: è volata qualche manganellata, un ragazzo è rimasto ferito, sembra essersi rotto il braccio. Confermata l’assemblea No Tav ai presidi di Condove – chiusa San Michele alle 17.