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Un prete omofobo a Imola

Stamattina presidio davanti alla chiesa del Piratello dove il parroco, nell’omelia di domenica scorsa, aveva dipinto le soggettività lgbtq come malati di mente. Il csa Brigata 36: “Fatto inaccettabile, ignoranza spiazzante, un messaggio folle”.

05 Gennaio 2014 - 17:29

Siamo venuti/e a conoscenza che nella messa di domenica 29 dicembre 2013, nella chiesa del Piratello a Imola, padre Luigi Ceresoli ha tenuto un’omelia discriminatoria verso gli omosessuali, dipingendoli come malati di mente. Tale fatto è inaccettabile e per questo siamo qui presenti per esprimere il nostro dissenso.
Considerare l’omosessualità una malattia mentale e continuare a negare i diritti civili delle coppie non eterosessuali sono assurdità, e il vero problema è chi dimostra un’ignoranza spiazzante propagandando idee bigotte e omofobe.
Considerare omosessuali, lesbiche, bisessuali e trans persone malate da curare, non riconoscendo al tempo stesso la possibilità di esistere a famiglie che non siano composte esclusivamente da un uomo e una donna, è un messaggio tanto folle quanto potrebbe essere il considerare anche l’omofobia una malattia curabile con medicinali: per sottolineare questa insensatezza stiamo distribuendo simbolicamente un farmaco chiamato “Anticoncettomofobia”, che non ha effetti collaterali e, confidando nell’effetto placebo, permette una visione dell’umanità priva di concetti omofobi e retrogradi.
Ci chiediamo infine se la posizione di padre Ceresoli sia condivisa anche dagli altri esponenti della Curia imolese, non essendo a quanto ci risulta essere pervenuta nessuna presa di distanza.

c.s.a. Brigata 36