Acabnews Bologna

Uffici postali “chiusi per rapina”

Azione simbolica, nella notte, firmata da Rivolta il Debito e dal Forum per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale: “Contro la crisi, riprendiamoci la cassa!”.

17 Maggio 2013 - 11:43

Contro la crisi, riprendiamoci la cassa!

Nella notte tra il 16 e il 17 maggio attivisti/e di Rivolta il Debito e del Forum per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale di Bologna hanno simbolicamente chiuso “per rapina ai danni di risparmiatori e cittadini/e” numerosi Uffici Postali della città. Questa azione è inserita nella mobilitazione nazionale nei gg. 16-17-18 maggio decisi dall’Assemblea nazionale costitutiva di Firenze.

Dodici milioni di famiglie affidano i loro risparmi alle Poste che ammontano a oltre 230 miliardi di euro.

Questi soldi, gestiti da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), sono serviti per oltre 150 anni a facilitare gli investimenti dei Comuni in opere e pubbliche e servizi.

Ma qualcosa è cambiato negli ultimi dieci anni: Cassa Depositi  e  Prestiti  è  diventata una  società  per  azioni e al  suo  interno  sono  entrati  i  grandi speculatori, le Fondazioni
Bancarie.

Dal 2003 CDP presta ai Comuni solo a tassi di mercato favorendone l’indebitamento con le banche, finalizza gli investimenti solo per fare profitti e/o per favorire i mercati finanziari, finanzia la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la svendita degli immobili comunali, finanzia  grandi  opere,  inutili  e  devastanti  per  i  territori,  invece  delle  mille  piccole  opere urgenti e necessarie. E  così,  mentre i  cittadini  ricevono  l’interesse lordo  dell’1,5% sui  loro  risparmi  e  rischiano  di vedersi sottrarre i servizi e il patrimonio pubblico, le Fondazioni Bancarie portano a casa oltre il 10% di profitti!

Con quei soldi si potrebbero fare molte cose per uscire dalla crisi: tornare a  finanziare  a  tasso  agevolato  gli  investimenti  degli  enti locali  per  le  opere  pubbliche  e servizi sociali; la riappropriazione sociale dei beni comuni, a partire dal servizio idrico, come stabilito dal vittorioso referendum del 2011; la messa in sicurezza delle scuole e il riassetto idrogeologico del territorio; la sanità, il trasporto pendolare, l’istruzione, la formazione e la ricerca; le  aziende  in  crisi,  a  partire  da  quelle  occupate  dai  lavoratori  e  abbandonate  da  chi preferisce investire sui mercati finanziari.

Dicono che i soldi non ci sono. Non è vero: ci sono, sono tanti e sono nostri.

E allora tutti dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta!

Proponiamo una campagna generale per la ripubblicizzazione  e la socializzazione della  Cassa  Depositi  e  Prestiti.  Per  far  tornare completamente  pubblica  la  CDP cacciando  le  Fondazioni  Bancarie, così  da  coinvolgere  i  risparmiatori,  i  cittadini,  i lavoratori  e  le comunità locali nelle scelte sul come e  dove destinare i soldi.

Basta favori alle banche, stop all’utilizzo dei nostri soldi per favorire gli interessi delle lobby della finanza! Riprendiamoci quello che ci appartiene: i beni comuni, la ricchezza sociale, il futuro.

Rivolta il Debito Bologna
Forum Nazionale per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale