Il sito NoTav.info informa sull'esito dell'appello presentato dalla Procura torinese al Tribunale della libertà per due attivisti fermati a settembre in Val di Susa. Le misure non sono esecutive, i legali presenteranno ricorso.
NoTav.info spiega che i provvedimenti sono stati emessi contro "Giulia e Luca, giovani e attivissimi NoTav del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno".
Da NoTav.info: "Oggi 20.000 in marcia". Il bus di Hobo da Bologna tra quelli fermati stamattina: "Provocazione poliziesca". E il Cua: "La dignità diventa comunità in lotta".
La Corte ha depositato le motivazioni della sentenza con cui respinge il ricorso della Procura di Torino su tre degli attivisti che nel 2013 parteciparono alla protesta a Chiomonte durante la quale fu danneggiato un compressore.
L'8 dicembre 2005 un corteo di decine di migliaia di persone liberò l'area militarizzata per il cantiere della ferrovia alta velocità Torino - Lione. Nel decennale il movimento notav torna a manifestare, partenza h10 da Susa.
Lo scrittore, accusato di istigazione a delinquere per un'intervista a favore della lotta No Tav: "Questa sentenza sarà un messaggio sulla libertà di espressione". Udienza aggiornata al 19 ottobre.
Tutti NoTav over 60, con qualcuno che sfiora gli 80 anni, perchè "tutti possono partecipare alla resistenza". Da Bologna, il centro sociale Crash dopo gli arresti della scorsa settimana: "Un movimento indobabile".
Dall'Askatasuna di Torino: "Buone notizie! Questo pomeriggio gli otto compagni arrestati sabato notte durante un attacco al cantiere usciranno dal carcere".
È successo nella notte, durante un'iniziativa contro il cantiere. Dalla Valle: "Questi arresti non ci intimidiscono e non fermeranno la nostra lotta".
Dopo la passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte: "Notti come queste dimostrano che, nonostante le difficoltà, la speranza di cambiare le cose e decidere del nostro futuro è più forte della loro violenza".
Durante il campeggio contro l'Av, i manifestanti tentano l'accesso alla centrale di Chiomonte: "Gesto simbolico forte in tempi in cui la politica vorrebbe che questa fosse una valle pacificata, pronta ad accettare la devastazione del territorio".
