Storia e memoria

Val di Susa / A dieci anni da Venaus “la resistenza continua”

Da NoTav.info: “Oggi 20.000 in marcia”. Il bus di Hobo da Bologna tra quelli fermati stamattina: “Provocazione poliziesca”. E il Cua: “La dignità diventa comunità in lotta”.

08 Dicembre 2015 - 20:49

ven“Dieci anni dopo la prima grande vittoria del movimento NoTav, quando l’allora capo del governo decise la sospensione dei lavori previsti nei pressi di Venaus – dopo che quegli stessi terreni furono invasi da decine di migliaia di persone, rompendo le staccionate e buttando fuori le forze dell’ordine – il movimento Notav torna su quelle strade per ribadire, ancora una volta, le ragioni della propria storica opposizione ad un’opera inutile e dannosa”. Il sito NoTav.info racconta così la grande manifestazione nazionale che si è svolta oggi in Val di Susa, a dieci anni dalla storica giornata di Venaus: “Tantissimi NoTav in marcia, 20.000 oggi a ribadire che oggi come ieri la resistenza continua”. Lungo il percorso, dalle alle rocce che costeggiano la strada verso Venaus è stato calato “uno striscione di solidarietà con tutt* i NoTav arrestati e inquisiti, contro l’accusa di terrorismo (recentemente respinta per la seconda volta anche dalla Cassazione…)”.

NoTav.info riferisce anche che diversi pullman diretti al concentramento di Susa, prima del corteo, sono stati fermati dalla polizia per “rigorosi controlli” ai passeggeri. E’ successo anche al bus del collettivo Hobo di Bologna, che poi ha raggiunto la manifestazione e su Facebook commenta: “Nonostante le provocazioni poliziesche contro i bus diretti a Susa, in tante e tanti ci siamo uniti al popolo della Valle che resiste. E’ un serpentone di migliaia e migliaia di persone quello che si è mosso verso Venaus, dieci anni dopo la prima grande vittoria del movimento NoTav. Ora come allora, la marcia afferma con determinazione: a sarà dura per loro!”.

Da Bologna un altro bus era stato organizzato dal Cua, che scrive: “Siamo oggi nella splendida Val di Susa! Per ricordare insieme, e ancora lottare, che 10 anni fa, in questi stessi luoghi, ancora mangiati da speculazione e opere inutili, i NoTav liberarono le terre dal presidio militare, dando vita al nostro presidio permanente. Il popolo della Val di Susa si riprende Venaus oggi come 10 anni fa, nel nome della dignità che diventa comunità in lotta, movimento e che quando serve combatte ancora. NoTav fino alla vittoria”.