Fin da stamattina presidio fuori dal Tribunale di Bologna durante l'udienza del Riesame sulle misure cautelari disposte dalla Procura di Piacenza nei confronti di Si Cobas e Usb, poi nel pomeriggio corteo spontaneo in centro: da parte della magistratura "un'operazione repressiva che intende infangare e screditare il sindacalismo conflittuale", sostengono i Si Cobas.
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Su iniziativa della Procura di Piacenza, nell'ambito di un'inchiesta sulle vertenze nel mondo della logistica, diversi dirigenti dei due sindacati sono stati colpiti da arresti domiciliari e altre misure cautelari. Nelle proteste scattate a livello nazionale si inserisce anche il capoluogo emiliano: stamattina presidio davanti alla Prefettura e poi corteo.
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Assolto in primo grado dall'accusa di estorsione Aldo Milani, coordinatore nazionale del sindacato. I fatti contestati riguardavano i picchetti del 2016-17 all'azienda di lavorazione carni di Castelnuovo Rangone.
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Si Cobas: "Sempre più evidente il teorema repressivo teso a colpire, attraverso la figura di Aldo, l'intero movimento dei lavoratori in lotta e il tentativo di rendere di fatto fuorilegge lo strumento dello sciopero".
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Il coordinatore nazionale, arrestato giovedì con l'accusa di estorsione, è stato scarcerato dopo l'udienza di convalida. Il sindacato: "Contro questo attacco risponderemo nelle aule giudiziarie, nei luoghi di lavoro e nelle piazze".
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Il legale del sindacalista accusato di estorsione: "Totale distanza dalla vicenda". Il sindacato: la seconda persona arrestata, che nel video della Questura prende la busta, "è del tutto estraneo alla nostra organizzazione". Stamattina presidio.
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Insieme ad Aldo Milani in manette anche un altro dirigente del sindacato di base, che chiama alla mobilitazione: già scioperi e blocchi in numerosi magazzini. Le accuse sarebbero di estorsione ai danni di un'azienda.