Flash mob nel corso del corteo delle scuole superiori che si è svolto questa mattina. I manifestanti protestano anche davanti alla sede di Bankitalia: “Save school, not banks”.
Flash mob degli studenti medi, questa mattina, per ricorda le vittime della strage di Lampedusa. L’iniziativa si è svolta sotto la Prefettura nell’ambito del corteo promosso, in occasione di una giornata nazionale di mobilitazione, dalla Rete degli studenti e dagli Studenti medi auotorganizzati: passando davanti all’ingresso del palazzo del Governo, i manifestanti hanno steso a terra alcuni vestiti, a mo’ di corpi umani. Dall’impianto di amplificazione, intanto, si chiedeva l’abolizione della legge Bossi-Fini. Subito dopo, minuto di silenzio in piazza Maggiore: “No all’Europa dei confini- e’ il coro successivo- siamo tutti clandestini”. In piazza Cavour, invece, la protesta si è indirizzata contro la sede della Banca d’Italia con decine di adesivi incollati sulle pareti esterne: “Save school, not banks”. Il corteo, poi, è proseguito verso i giardini Margherita. “Per noi questa e’ una giornata incentrata sulla liberta’ delle scuole- spiegano gli Studenti autorganizzati- da quella di poter distribuire i volantini a quella di avere le risorse per libri e cancelleria”.
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