Il tribunale del lavoro parla di comportamento “antisindacale”. I tre operai erano stati accusati di aver bloccato un carrello durante un corteo. Silenzio per ora da parte della Fiat.
Il tribunale del lavoro ha deciso il reintegro dei tre operai dello stabilimento Fiat di Melfi, due dei quali delegati sindacali, licenziati dall’azienda tra il 13 e 14 luglio perchè accusati di aver interrotto il lavoro di un carrello robotizzato durante un corteo interno. Una misura evidentemente repressiva ed intimidatoria, e difatti il giudice ha giudicato “antisindacale” il comportamento dell’azienda. Silenzio da parte della Fiat: “Non possiamo commentare un qualcosa che ancora non ci e’ stato notificato”, si limita a dire l’ufficio stampa.