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Per l’arrestato notte in Questura: domani il processo [+comunicati]

Il manifestante 24enne fermato durante le contestazioni contro Salvini è accusato di resistenza. Hobo: “Operazione ad personam”. Domani mattina alle 9,30 presidio al Tribunale durante la direttissima.

20 Novembre 2015 - 19:53

hDovrà passare la notte nelle camere di sicurezza della Questura il manifestante arrestato oggi durante le contestazioni contro Matteo Salvini all’hotel Savoia: si chiama Carlo ed è un 24enne originario delle Marche. Domani mattina alle 9,30 sarà processato per direttissima con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Proprio sotto le finestre della Questura, una volta terminato il presidio in San Donato, un gruppo di manifestanti si è radunato per esprimere solidarietà all’arrestato. “Anche dei video pubblicati sulla stampa la dinamica di quello che e’ successo la dinamica è chiara”, afferma Hobo in merito agli incidenti davanti al Savoia: “Come tutti hanno potuto vedere, c’è stata una carica folle che ha travolto Carlo. Poi su di lui si sono avventati quattro agenti della Digos, uno con le manette già in mano”. Per Hobo “è chiaro che l’avevano puntato, non c’e’ altro motivo perchè Carlo non stava facendo nulla. E’ stato un arresto ad personam”. Gli attivisti di Hobo intendono portare il materiale che riusciranno a raccogliere, tra foto e video, al processo di domani. Inoltre, per le 9,30 il collettivo convoca un presidio davanti al Tribunale di via Farini “per far sentire a Carlo la nostra voce. Se toccano uno toccano tutti!“.

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> I comunicati diffusi a fine giornata:

Ripuliamo la città dai vermi! Carlo libero!

“Respingiamo chi respinge”: questo è lo striscione che abbiamo portato in via del Pilastro, davanti all’Hotel Savoia Regency, sede della convention di Confabitare (l’associazione dei palazzinari), con ospiti d’“onore” Salvini e rappresentanti del governo Renzi. Ancora una volta, un Matteo tira l’altro, ed entrambi stanno dalla parte dei padroni e degli speculatori. Ancora una volta, gli esponenti della casta della crisi e della guerra erano protetti da centinaia di poliziotti e carabinieri, a dimostrazione dell’assenza di legittimità sociale di queste figure e del loro sistema di potere. Con una presenza forte e determinata, il messaggio del presidio fin dal primo pomeriggio è stato chiaro: dopo averli cacciati da via Erbosa e assediati in piazza Maggiore, razzisti, fascioleghisti e i responsabili dell’austerity non avranno tregua in nessun luogo della città.

Poco dopo le 16 il presidio ha bloccato via San Donato, una delle arterie centrali di Bologna. Lì sono state bruciate le bandiere della Lega e del PD, due facce della stessa medaglia. Pochi minuti dopo, dal fondo della via arrivano polizia e carabinieri, che partono immediatamente con una folle carica, colpendo e aggredendo i manifestanti per terra e sulle macchine, tra cui la Clown Army che ha partecipato al presidio. Le forze dell’ordine continuano con le cariche, lanciandosi con furiosa violenza in mezzo alle auto in una folle caccia all’uomo. Durante la carica, i carabinieri manganellano brutalmente e buttano a terra Carlo, dietro di loro intervengono quattro funzionari della Digos che lo trascinano via e lo ammanettano istantaneamente. Lo diciamo chiaramente, com’è ampiamente dimostrato dalle foto e dai filmati: quello di Digos e Questura è stato un agguato, nei confronti di un compagno che è sottoposto a un obbligo di firma per essere un No Tav.

Carlo è stato portato in Questura, dove ci siamo subito raccolti in presidio, e lì è stato trattenuto in stato di arresto. Domani mattina ci sarà il processo per direttissima. Ciò di cui è accusato Carlo è semplicemente di essere stato presente, di non abbassare la testa di fronte ai razzisti e al sistema di potere che li sostiene. Allo stesso modo, quella di oggi è una vendetta tribale contro la giornata ‪#‎MaiConSalvini‬ dell’8 novembre. La folle violenza poliziesca è direttamente proporzionale all’impotenza e alla mancanza di legittimità di questo sistema di potere. Per questo dalla giornata di oggi usciamo ancora più forti e determinati, perché anche oggi Bologna ha non solo dimostrato che non si Lega, ma che l’antagonismo sociale non arretra di un passo. La strada è quella giusta: su questa strada, ancora tante bandiere bruceranno.

Carlo libero! Sabato 21 novembre ore 9.30 presidio davanti al Tribunale (via Farini 1).

Hobo – Laboratorio dei saperi comuni

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Uniti contro austerità ed eurofascismo, la solidarietà è un’arma!

Oggi abbiamo preso parte alla contestazione a Matteo Salvini, ospite ad un convegno di Confabitare in uno dei più esclusivi hotel di Bologna. Al convegno, oltre al nuovo leader della destra più retriva e populista, anche alcuni esponenti del governo Renzi.

Questo a ennesima riprova, come se ce ne fosse bisogno, dell’ambivalenza che i “due Matteo” incarnano: l’uno, fiero esecutore della massacrante austerità imposta dell’Unione Europea ai popoli dei Paesi membri, l’altro, infido sciacallo pronto a riversare fiumi di odio xenofobo contro quanti fuggono a causa delle guerre e delle espropriazioni di risorse che la stessa Unione Europea porta al suo esterno, nei suoi più prossimi confini.

Durante questo convegno, il presidio formatosi sotto all’hotel è stato selvaggiamente caricato dalle forze dell’ordine (ovviamente dispiegate in massa), senza alcun preavviso e senza che ci fosse stata alcuna provocazione. Le cariche sono avvenute peraltro lungo una delle arterie principali che portano verso il centro città, scatenando una caccia all’uomo in mezzo ad auto e camion, tra passanti e giornalisti increduli di quanto stava accadendo. Dobbiamo purtroppo riportare che un compagno è stato tratto in arresto e domani mattina verrà processato per direttissima.

A lui va tutto il nostro supporto e la nostra solidarietà.

Agli sciacalli fascisti, agli eurocrati ed ai loro servi invece, riserveremo tutta la nostra rabbia e la nostra indignazione.

Noi Restiamo

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L’antifascismo e l’antirazzismo non si processano. Carlo libero subito!

 

L’8 Novembre in tanti e tante abbiamo dimostrato come l’antifascismo non sia mera retorica ma una scelta di parte, chiara e determinata. Contro la calata -fallita- dei fascioleghisti abbiamo riempito le strade e il centro della nostra città respingendo con determinazione sia chi ha tentato di diffondere fascismo, razzismo e sessismo, ricomponendo proprio sotto il sacrario dei nostri partigiani una nuova destra fascista e xenofoba, sia la militarizzazione e i manganelli predisposti dall’amministrazione PD contro noi antifascisti in difesa delle camice verde-brune.

Entrambe le squallide operazioni grazie alla determinazione di tante e tanti sono miseramente fallite. L’abbiamo detto da subito, un Matteo tira l’altro ed entrambi troveranno la nostra determinazione. Anche oggi quindi eravamo a contrastare la nuova provocazione di Salvini nella nostra città. Evidentemente non pago del grande flop di solo pochi giorni fa oggi si è presentato ad una convention di Confabitare, leggi palazzinari e speculatori dei nostri bisogni come la casa, presso l’Hotel Savoia Regency. Anche oggi eravamo lì a praticare il nostro antirazzismo e antifascismo perché nessuno spazio possono avere nella nostra città.

Mentre agivamo un blocco stradale in via San Donato una folle carica di Polizia e Carabinieri ha caricato il presidio. Oltre a difendere i vermi leghisti con schieramenti spropositati di forze dell’ordine, Questore e amministrazione cittadina attaccano in modo scellerato. Durante le brutali manganellate Carlo, un antifascista del collettivo Hobo già sottoposto ad una misura cautelare perché NoTav, è stato buttato in terra e nell’immediato arrestato da quattro agenti della digos che manette alla mano hanno agito chirurgicamente contro Carlo. Arrestato Carlo la notte la passerà in Questura e domattina avrà un processo per direttissima.

Ancora una volta l’antifascismo della nostra città che con gioia, determinazione e rabbia respinge qualsiasi tentativo di rigurgito del nostro passato più buio è chiamato domattina a gridare forte e chiaro che Bologna non si lega e l’antifascismo non si arresta!

Invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio lanciato dal Collettivo Hobo per domattina alle 9,30 davanti al tribunale.

Siamo tutt* antifascisti e l’antifascismo non si arresta. Carlo libero subito!

Libertà di dimora