Il Comune rinvia un incontro sull’ufficio contrassegni, Si Cobas: “Continua la telenovela” | Doppio incidente mortale sul lavoro: due operai investiti sull’A14 | Di Maio atteso oggi in città, ma dà di nuovo forfait | Divine “rischia ancora il rimpatrio”.
“Continua la telenovela degli impiegati dell’ ufficio contrassegni”, segnalano i Si Cobas, spiegando che l’incontro con l’assessore comunale Irene Priolo previsto in questi giorni “è stato rinviato dalla stessa assessore, con motivazioni francamente poco convincenti”. Nel frattempo Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno firmato un accordo “che sottoposto a referendum viene bocciato col 90% di no dai lavoratori, dimostrando in questo modo di rappresentare solo se stessi e l’assessore Priolo forse sorpresa o choccata da tale evento decide di rinviare l’incontro a fine agosto-inizi di settembre, per studiare meglio la situazione o almeno così comunica”, riferisce il sindacato: “E così le ruspe del Comune (secondo azionista di Tper) si sono simbolicamente abbattute sulle speranze degli impiegati dell’ufficio contrassegni: chi dal 2014 svolge un servizio che viene considerato d’eccellenza risulta ancora una volta penalizzato e beffato”.
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Il territorio bolognese registra un altro incidente sul lavoro, questa volta con due vittime: si tratta di due operai che lunedì sera stavano lavorando in Autostrada, nel tratto dell’A14 che corre all’altezza di Borgo Panigale. Intorno alle 23, sono stati travolti da un camion e sono deceduti.
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Niente da fare: neanche questa volta il vicepremier Luigi Di Maio si farà davvero vedere a Bologna. A fine giugno, il capo politico dei grillini sarebbe dovuto arrivare in città per un summit regionale del M5s e Riders Union annunciò la volontà di contestarlo, viste le promesse a vuoto del ministro sui diritti dei ciclofattorini. Di Maio diede forfait e il summit era stato ricalendarizzato per oggi: proprio stamattina, però, la presenza del vicepremier è stata nuovamente annullata.
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Giunge in redazione un aggiornamento sul caso di Divine, dopo il rilascio dal cpr di Bari: “L’iter successivo alla sospensione dell’espulsione emessa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è andato avanti, il ministero dell’Interno ha consegnato le memorie” e la difesa “entro il 19 agosto consegnerà le proprie motivazioni “. Ma se “l’esito fosse negativo, esiste la possibilità che Divo venga rimpatriato all’istante, poiché l’eventuale ricorso non è sicuro che abbia l’istanza di sospensione dell’espulsione”. Si legge inoltre: “La linea che continua a perseguire il ministero è quella di descrivere il compagno come una persona socialmente pericolosa, un terrorista che deve essere espulso, malgrado lui non sia mai stato condannato per questi reati”. Insomma, “l’accusa creata dai rancori dell’esecutivo conta più delle sentenze dei giudici, essa di per sé descrive alcuni soggetti come pericolosi criminali andando a comprometterne la vita intera”.