Attualità

La rotta della migrazione verso la Croazia

Migliaia in marcia diretti alla repubblica ex-jugoslavia, allarme mine. Cariche e lacrimogeni da ieri al confine serbo-ungherese. Il paese magiaro progetta nuovi muri. Ue: cie europei in Italia e Grecia. Sgomberati intanto 500 migranti a Parigi.

17 Settembre 2015 - 14:04

(dal sito di Radio Onda d’Urto)

Horgos, Serbia, 16 settembre 2015 (foto da twitter @syndicalisms)L’Ungheria ha nuovamente caricato con violenza nella notte i migranti, dopo i duri scontri del pomeriggio con cannoni ad acqua e lacrimogeni; diversi arresti e feriti. Per un mese Orban annuncia la chiusura delle frontiere e un altro muro, dopo quello con la Serbia, stavolta verso la Romania, con Bucarest a protestare. Pure la Bulgaria, nel frattempo, ha spedito i militari al confine con la Turchia.

Apre invece al passaggio dei profughi la Croazia: gruppi di migranti bloccati da Budapest sono ritornati verso Belgrado e, da lì, hanno cambiato strada, puntando al posto di confine serbocroato di Sid, diretti ancora verso nord attraverso Austria e Slovenia, che ha ripristinato i controlli alle frontiere potenziamento il dispositivo poliziesco ai confini. Sono già 5.600 i migranti entrati in Croazia, che ha inviato sminatori al confine con la Serbia per gestire i campi minati ‘spostati’ dalle alluvioni del 2014 dopo la guerra degli anni Novanta.

L’Ue spinge intanto sugli hotspot, ossia centri di identificazione europea in Italia e Grecia, senza però alcuna certezza poi sui ricollocamenti dei richiedenti. Per questo Roma e Atene fanno orecchie da mercanti, chiedendo “risposte globali” prima di aprire i centri, una mezza dozzina quelli in Italia tra Sicilia e Puglia. Su questo fronte il Parlamento Europeo ha votato a larga maggioranza (370 sì, 134 no, 52 astenuti) il parere favorevole alla proposta della Commissione per il ricollocamento “urgente” di 120 mila rifugiati da Italia, Grecia ed Ungheria mentre oggi il premier Renzi incontra a Modena l’omologo francese Hollande.

Proprio in Francia, a Parigi, la polizia ha smantellato oggi all’alba due accampamenti nella capitale francese occupati da circa 500 migranti. Il più grande dei due accampamenti sorgeva presso la gare d’Austerlitz, una delle stazioni ferroviarie parigine ed ospitava 400 persone, l’altro – di 150 – nel nord della città. Le operazioni si sono svolte senza resistenza anche perchè nel contempo la polizia si è schierata fuori dall’occupazione “Casa dei rifugiati”, per impedire che solidali e attivisti arrivassero agli accampamenti.

Secondo il Comune, d ognuno degli sgomberati è stata offerta accoglienza di almeno un mese in uno dei centri allestiti per l’emergenza migranti a Parigi: dopo di che, però, il nulla. Sono otto, solo quest’estate, gli sgomberi polizieschi di migranti nella capitale transalpina.